Autori: Borzumati M.(1), Ferraresi R. (2), Vio P. (1), Bonvegna F. (1), Funaro L. (1), Ametrano P. (1), Mancini E. (1), Vella MC. (1)
Affiliazioni: (1) SOC Nefrologia e Dialisi ASL VCO (2) Emodinamica Interventistica Periferica Humanitas Gavazzeni, Bergamo
Introduzione
La patogenesi delle calcificazioni vascolari nei pazienti in emodialisi è determinata da fattori classici e da quelli tipici dell’uremia: età dialitica, disfunzione endoteliale, infiammazione cronica e alterazione dell’omeostasi calcio-fosfato-PTH.
Quando la lesione interessa la tonaca media delle arterie di calibro più piccolo, si associa a trombosi vasale con successiva necrosi del tessuto adiposo sottocutaneo.
Razionale
In riferimento al circolo arterioso degli arti inferiori, quando la terapia medica ed un adeguato trattamento dialitico falliscono l’obiettivo, il quadro ischemico conseguente richiede procedure di rivascolarizzazione: bypass o angioplastica, con risultati a medio-lungo termine sovrapponibili.
Esistono quadri vascolari, che rendono impossibile ogni tipo di procedura di rivascolarizzazione tradizionale per evidenza di gravi lesioni distali associate ad immagine angiografica di “piede deserto”.
Caso clinico
Due pazienti in emodialisi affetti da grave patologia dei piccoli vasi del piede con ischemia critica, sono stati sottoposti a procedura sperimentale di rivascolarizzazione distale dell’arto con tecnica ibrida, attraverso: realizzazione di un by-pass fra il circolo arterioso ed il sistema venoso profondo distale; devalvolazione dello stesso; “riorientamento” del letto venoso arterializzato in senso distale; embolizzazione dei vasi venosi in eccesso.
Discussione
I risultati incoraggianti:
rapida scomparsa del dolore, necessità solo di amputazioni minori distali, progressiva guarigione delle ferite, assenza di complicanze infettive di rilievo.
Fondamentate: la sorveglianza clinica di chi ha in carico il paziente e la selezione di quello no-option, ossia con ischemica critica e completo fallimento del sistema di distribuzione vascolare del piede.
