PO 201 – LE CELLULE STAMINALI/PROGENITRICI ADULTE RENALI HANNO UN EFFETTO IMMUNOMODULATORIO SULLE CELLULE T REGOLATORIE (Treg) E SULLE CELLULE T DOPPIO NEGATIVE

Autori: C. Curci (1), N. Chaoul (2), A. Picerno (1), A. Stasi (1), R. Franzin (1), M. Rutigliano (3), G. Lucarelli (3), M. Battaglia (3), G.B. Pertosa (1), A. Gallone (4), Macchia (2),G. Castellano (1), L. Gesualdo (1) & F. Sallustio (1,4)

Affiliazioni: (1) DETO, Sezione Nefrologia, Università degli Studi di Bari, Bari; (2) DETO, Sezione Allergologia, Università degli Studi di Bari, Bari; (3) DETO, Sezione Urologia, Università degli Studi di Bari, Bari; 4SMBNOS, Università degli Studi di Bari, Bari

Ad oggi, poco si conosce sulla capacità delle cellule progenitrici residenti renali (ARPC) di regolare la risposta immunitaria. Scopo dello studio è stato studiare le proprietà immunomodulatorie delle ARPC sulle cellule T.

Linfociti di soggetti sani sono stati attivati con concavalina A per 24h. Le ARPC sono state isolate da tessuto renale sano e incubate per 24h con acido lipoteicoico, un agonista del TLR2. L’effetto delle ARPC sulle cellule T è stato studiato mediante co-coltura su transwell. E’ stata misurata la proliferazione cellulare mediante MTT ed è stata effettuata la caratterizzazione fenotipica delle cellule T tramite citofluorimetria per CD3, CD4, CD8, CD25 e CD127. Sono state inoltre identificate le citochine secrete in fase di cocoltura mediante Human Cytokine Proteome Array.

Le ARPC attivate riducevano la proliferazione delle cellule T dopo 24h di co-coltura (p=0,017). Dopo 5 e 15 giorni di co-coltura, non si osservavano cambiamenti nelle cellule T CD4+ e CD8+, ma una significativa diminuzione di Tregs (p<0,003 e p<0,0001, 5 e 15 giorni rispettivamente). Inoltre, le ARPC modulavano un nuovo tipo di cellule regolatorie, le cellule T CD3+CD4-CD8- (DN), che diminuivano dopo 5 giorni, e aumentavano dopo 15 (p=0,004 e p<0.0001).

Fra le 36 citochine sondate tramite proteome array, SERPIN-E1, MIF, IL-8 e IL-6, venivano specificatamente secrete dalle ARPC ed erano significativamente up-regolate nel surnatante di cellule T solo dopo co-coltura per 24h con le ARPC, spiegando plausibilmente l’effetto immunomodulatorio delle ARPC.

I nostri dati suggeriscono che le ARPC possono regolare la risposta immunitaria, inducendo la modulazione delle sottopopolazioni di Treg e di cellule T DN, entrambe coinvolte nell’equilibrio tra tolleranza immunitaria e autoimmunità.

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