PO 219 – UN ESTRATTO DI FOGLIE DI ULIVO RIDUCE L’ESPRESSIONE DEI MARKERS INFIAMMATORI E PROFIBROTICI IN UN MODELLO IN VITRO DI RENE POLICISTICO AUTOSOMICO DOMINANTE

Autori: (1)Toteda G, (1)Vizza D, (1)Perri A, (1)Lupinacci S, (2)Puoci F, (2)Parisi OI, (1)Lofaro D, (1)De Bartolo A, (1)La Russa A, (1)Gigliotti P, (1)Leone F, Bonofiglio M, (1)Bonofiglio R.

Affiliazioni: (1)Centro di Ricerca “Rene e Trapianto” – UOC Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Ospedale Annunziata, Cosenza; (2)Dipartimento di Farmacia e Scienze della Salute e della Nutrizione, Università della Calabria, Rende (CS)

RAZIONALE. Nella malattia policistica autosomica dominante (ADPKD), l’attivazione persistente dei pathways JAK-STAT e di NFkB che ne deriva, stimola la produzione di citochine pro-infiammatorie, pro-fibrotiche e cistogeniche, promuovendo lo sviluppo di infiammazione interstiziale e fibrosi. Partendo da nostri recenti studi in vitro che hanno dimostrato che un estratto di foglie di ulivo ricco in polifenoli (OLE) rallenta la crescita delle cisti, scopo dello studio è stato quello di investigare gli effetti anti-infiammatori e anti-fibrotici in un modello in vitro di ADPKD.

MATERIALI E METODI. Sono state trattate cellule di ADPKD WT9-12 con OLE e/o TGFβ1 e analizzate apoptosi, espressione genica e proteica tramite qPRC, western blot (WB) e Immunofluorescenza (IF), migrazione tramite migration-tests.

RISULTATI. Dati di WB e IF mostrano che OLE riduce l’elevata espressione basale del TGFβ1 e dei markers mesenchimali, αSMA, N-Caderina e Fibronectina,  up-regola il marker epiteliale E-Caderina down-regolando il suo co-repressore SNAIL. Inoltre, saggi di migrazione cellulare evidenziano che OLE riduce la motilità delle WT9-12 TGFβ1-indotta. Risultati di qPCR mostrano una riduzione dell’espressione delle citochine pro-infiammatorie IL1β, IL6, MCP1 e della citochina cistogenica TNFα. Analisi di WB, qPCR ed IF rivelano che OLE riduce la traslocazione nucleare di NFkB e pSTAT3. Il ruolo anti-infiammatorio di OLE è confermato dalla riduzione di pERK 1/2 anche in presenza di LPS.

CONCLUSIONI. I dati preliminari dello studio suggeriscono che OLE potrebbe rappresentare un nuovo tool terapeutico per contrastare l’infiammazione e la fibrosi nell’ADPKD.

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