Autori: Croci Chiocchini AL, Scrivo A, Natali T, Angeletti A, Claudia B, Tondolo F, Gasperoni L, Chiara Guglielmo, La Manna G.
Affiliazioni: U.O. Nefrologia, Dialisi e Trapianto di Rene, Ospedale Universitario S. Orsola
Background
Un accesso vascolare funzionante e stabile nel tempo è fondamentale per il buon esito della terapia dialitica nel paziente con malattia renale terminale. L’età e le comorbidità compromettono la sopravvivenza della fistola arterovenosa (FAV) a breve e medio termine.
Materiali e Metodi
Sono stati analizzati retrospettivamente tutti i pazienti consecutivamente afferenti al Centro di Nefrologia del Policlinico S. Orsola di Bologna, dal 2012 al 2014 e sottoposti a intervento chirurgico di allestimento di prima FAV per emodialisi.
Risultati
Sono stati arruolati 118 pazienti: in 86 (69,4%) gli accessi vascolari sono andati incontro a maturazione (gruppo A) e in 32 (25,8%) sono falliti per complicanze precoci o non sono risultati mai pungibili (gruppo B).
Il 64,4% erano di sesso maschile e il 65,3% aveva una età ≥65 anni. La durata media della FAV era di 10 (0-75) mesi, la pervietà ad un anno dall’intervento era del 60,6% e scendeva al 53,2% a due anni. Il 43,2% dei pazienti andava incontro a reintervento nel periodo di osservazione.
I due gruppi non differivano per età e presenza di comorbidità. Nel gruppo B la presenza di catetere venoso centrale giugulare omolaterale alla FAV era significativamente maggiore rispetto al gruppo A (p=0,021). Il 62,5% degli accessi falliti erano FAV distali radiocefaliche.
All’analisi multivariata il sesso femminile (exp(b)=2,595; p=0,002), la presenza di diabete mellito (exp(b)=2,642; p=0,004) e di FAV distale (exp(b)=2,029; p=0,024) erano indipendentemente associati al rischio di perdita dell’accesso.
Conclusioni
Il sesso femminile, la presenza di diabete mellito e le FAV distali rappresentano predittori indipendenti di perdita dell’accesso. L’età di per sé non rappresenta un fattore limitante nella scelta dell’accesso vascolare.