PO013 – VasQ (LAminate) dispositivo per la maturazione della FAV – Esperienza preliminare – CONGRESSI

PO013 – VasQ (LAminate) dispositivo per la maturazione della FAV – Esperienza preliminare

Autori: P.Cecere, G.Forneris, M.Pozzato, C.Massara, D.Roccatello
Affiliazioni:  SCU Nefrologia e Dialisi – CMID, Ospedale San Giovanni Bosco – Torino

La fistola arterovenosa (FAV) con vasi nativi è raccomandata dalle principali linee guida come accesso vascolare per i pazienti con ESDR in emodialisi, grazie alla maggiore sopravvivenza e minore richiesta di manutenzione rispetto agli altri tipi di accesso.

E’ noto tuttavia, che essa è gravata da un elevato tasso di fallimento sia precoce, per difetto di maturazione, che tardivo a causa dell’iperplasia neointimale (da shear stress) che determina le stenosi del lume vascolare localizzate in sedi ormai ben identificate della FAV. Gli studi di fluidodinamica computazionale hanno infatti evidenziato in queste sedi la presenza di turbolenze del flusso a causa di correnti multidirezionali che determinano oscillazioni del wall share stress (WSS), condizionate almeno in parte dall’angolo di anastomosi, arrivando alla conclusione che la geometria dell’area anastomotica determina il pattern dei flussi della FAV.

Il VasQ (Laminate) è un dispositivo in titanio di supporto esterno all’area anastomotica che vincola e modella la geometria della fistola con la finalità di promuovere un flusso laminare e di supportare e proteggere il swing segment della vena, assai vulnerabile alle turbolenze del flusso presenti in questa zona. Esso viene impiantato intorno all’anastomosi in corso di intervento di confezionamento FAV che per il resto si svolge con le normali modalità. Attualmente disponibile per le FAV prossimali, sarà a breve disponibile anche per accessi distali radio-cefalici.

Il presupposto teorico dell’impianto è migliorare la maturazione e il tasso di pervietà della FAV.

Esperienze preliminari sembrano suggerire possibili vantaggi in termini di sopravvivenza a lungo termine 1. Descriviamo la nostra iniziale esperienza in due pazienti di sesso femminile (età 75 e 47 anni) sottoposte ad intervento di confezionamento di FAV omero-cefalica rispettivamente destra e sinistra, la prima in fase predialitica e la seconda già in trattamento emodialitico con CVC in attesa di conversione.                                                                                                                                A distanza di 15 giorni dall’intervento il calibro della vena arterializzata in entrambe le pazienti era già raddoppiato e la portata a distanza di 45 giorni congrua con un possibile utilizzo (vedi tabella), già attuato nella paziente in trattamento dialitico.

Dal punto di vista operativo il posizionamento del dispositivo è risultato agevole e non ha complicato l’intervento di confezionamento della FAV; la maturazione, inoltre, è stata molto rapida per l’epoca di osservazione, prefigurando promettenti sviluppi futuri.

 

 

 

 

 

età calibro vena

preintervento mm

calibro vena 15 giorni post int

mm

calibro vena 45 giorni   post int

mm

calibro vena 6 mesi post int

mm

portata 45 giorni post

int

ml/min

portata 6 mesi post int

ml/min

1 47 3.6 6.7 8.0 11 950 1740
2 75 3.4 6.2 6.5 7.0 770 n.e.

 

Bibliografia:
1. Arteriovenous fistula construction with the VasQ™ external support device: a pilot study J Vasc Access 2016; 17(3): 243 – 248 Eric Chemla, Carmen C. Velazquez, Fabrizio D’Abate, Veni Ramachandran, Gary Maytham

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