Autori: Patera F, Pane M*, Fiorucci G*, Carriero I*, Battistoni S#, Fagugli RM*
Affiliazioni: Azienda Ospedaliera di Terni, *Azienda Ospedaliera di Perugia, #Azienda Ospedaliera di Pesaro
Introduzione: In caso d’insufficienza renale acuta (IRA) la mortalità intraospedaliera e la disabilità residua sono elevate, ma si hanno pochi dati su quanto accade nel paziente grande anziano. Alcuni studi hanno osservato una mortalità del paziente di oltre 80 anni non differente da quella di fasce d’età minori.
Scopo dello studio: confrontare la mortalità nei pazienti affetti da IRA necessitante dialisi (IRAd) ricoverati in Unità di Terapia Intensiva (UTI) o presso altri reparti nonUTI, nelle classi di età tra 70-79 (Classe 1), 80-89 (classe 2), ed oltre 90 (classe 3).
Materiali e metodi: studio prospettico d’incidenza IRAd e mortalità eseguito dall’anno 2007 al 2016 nei pazienti ricoverati presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia, suddivisi per tipologia di ricovero in UTI e nonUTI, e per classi decennali d’età, tenendo conto degli indici di gravità di patologia acuta (SAPS2) e le comorbidità secondo il Charlson Index (Ci).
Risultati: Su un totale di 996 con IRAd di tutte le età, i pazienti con età superiore a 70 anni sono stati 688 (69%), 38% UTI e 62% nonUTI. La causa di IRA è stata pre-renale nel 70% dei casi. La mortalità è risultata in UTI=70% ed in nonUTI=45,3% (p<0.01). Suddividendo per classi di età non si osservano differenze di mortalità sia per i pazienti ricoverati in nonUTI (tab.1) che in UTI (tab.2). Per quanto riguarda SAPS2 non vi sono differenze significative nelle tre classi.
Nei pazienti di età > 80 anni (classe 2+3) non ricoverati in UTI, la mortalità è differente se ricoverati in Nefrologia invece che negli altri reparti (30,2% vs 62% p<0.01). L’analisi multivariata della sopravvivenza indica che essere ricoverati in reparti differenti dalla nefrologia è un fattore di rischio indipendente di mortalità (RR = 2.3, p<0.001), così come lo è l’indice di comorbidità Charlson (RR = 1.1, p = 0.01).
Conclusioni: i pazienti con IRAd hanno un’incidenza più elevata per le classi di età sopra i 70 anni e fino a 90 anni. La loro mortalità in UTI è intorno al 70% e in nonUTI è fra il 40 e 50%. Gli ultranovantenni rappresentano il 5% dell’intera popolazione e la loro mortalità non è dissimile dagli altri pazienti.
Nei reparti nonUTI i pazienti fragili con età > 80 anni hanno una mortalità significativamente più bassa, a parità di comorbidità, se ricoverati in Nefrologia.
Per tali motivi si ritiene che l’età non possa rappresentare di per se un elemento determinante nello stabilire la strategia terapeutica, in particolare il trattamento dialitico, ma piuttosto occorre contestualizzarla con le condizioni cliniche generali ed il livello di gravità delle patologie comorbidi.
| Classi età | N paz nonICU | percentuale | Mortalità % | SAPS2 | Charlson |
| 1= 70-79 | 183 | 30 | 39,9 | 47,6 ± 13,7 | 6,9 ± 4,2 * |
| 2 = 80 – 89 | 199 | 32,7 | 49,7 | 52,5 ± 11,4 | 7,5 ± 2,7 |
| 3 = > 90 anni | 46 | 7,6 | 47,8 | 51,4 ± 8,9 | 8,6 ± 2,6 |
Tab. 1: pazienti non ICU (tot. = 428); * = p < 0,01 vs altre classi
| Classi età | N paz ICU | percentuale | Mortalità % | SAPS2 | Charlson |
| 1 = 70-79 | 161 | 41,6 | 70,2 | 58,8 ± 16,4 | 6,1 ± 2,2 |
| 2 = 80 – 89 | 95 | 24,5 | 69,5 | 62,1 ± 17,3 | 6,8 ± 2,3 |
| 3 = > 90 anni | 4 | 1 | 75 | 54,7 ± 6,2 | 8,5 ± 3,4 |
Tab. 2: pazienti ICU (tot. = 260)
Bibliografia:
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3) Funk I, Seibert E, Markau S, Girndt M “Clinical Course of Acute Kidney Injury in Elderly Individuals Above 80 Years.”
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5) Ge S, Nie S, Liu Z, Chen C, Zha Y, Qian J, Liu B, Teng S, Xu A, Bin W, Xu X, Xu G. “Epidemiology and outcomes of acute kidney injury in elderly chinese patients: a subgroup analysis from the EACH study. “
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