CO 23 – I livelli urinari dei miRNA-27b e miRNA-1228 identificano specifiche classi istologiche di danno renale nel paziente diabetico

Autori: M. Barozzino(1), F. Conserva(1), P. Pontrelli(1), F. Pesce(1), R. Menghini(2), A. Oranger(1), M. Accetturo(1), F. Giannattasio(1), A. Di Franco(1), M. Papale(1), F. Giorgino(3), L. Laviola(3), S. Simone(1), M. Rossini(1), M. Federici(2), L. Gesualdo(1)
Affiliazioni:  (1)Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Dip. dell’Emergenza e dei Trapianti di organi, Sez. di Nefrologia; (2)Università di Roma Tor Vergata, Dip. di medicina dei sistemi (3)Università degli Studi di Bari Aldo Moro, Dip. dell’Emergenza e dei Trapianti di organi, Sez. di Endocrinologia

Introduzione. La nefropatia diabetica (ND) è una complicanza del diabete di tipo 2 (DM2) ed è la più comune causa di insufficienza renale cronica. Ad oggi la diagnosi di ND viene confermata solo mediante biopsia renale, una metodica a rischio di complicanze; ciò porta alla necessità di ricercare biomarcatori non invasivi. Scopo del nostro studio è stato quello di individuare nuovi biomarcatori urinari, in grado di fornire informazioni rispetto all’entità di fibrosi tubulo-interstiziale e al tipo di danno istologico nel paziente diabetico, valutando in particolare i miRNA che modulano l’ubiquitinazione in lisina63 coinvolta nella progressione del danno renale in corso di ND.

Metodi. L’RNA è stato estratto da campioni urinari di un modello murino (DBA2J) trattati e non con streptozotocina (STZ) e da urine di 16 pazienti con DM2 e ND, 7 pazienti con DM2 e altra nefropatia (glomerulonefrite membranosa e glomerulosclerosi focale e segmentale, GN-DM2), 32 pazienti con altra nefropatia senza diabete (GN), tutti con diagnosi biopticamente accertata, 7 pazienti con DM2 e funzione renale normale (DM2), 9 soggetti sani (CTRL). L’espressione dei miRNA-27b e -1228 è stata valutata mediante qPCR e ibridazione in situ su tessuto. L’accumulo di matrice tubulo-interstiziale è stato valutato mediante colorazione Sirius red fast green.

Risultati. L’espressione del miRNA-27b (conservato tra le specie) era significativamente ridotta nelle urine dei DBA2J/STZ rispetto ai DBA2J controllo (FC: -3,79; p<0,05) e correlava con l’accumulo di proteine ubiquitinate in Lys63 nel tessuto nonché con l’aumento della deposizione di matrice (p<0,05).

Il miRNA-27b era downregolato anche nelle urine dei pazienti con ND rispetto al gruppo CTRL (p=0,03), DM2 (p=0,04) e GN (p=0,04). Il miRNA-1228 era significativamente ridotto nelle urine dei pazienti con DN rispetto a CTRL (p=0,01), DM2 (p=0,01) e GN-DM2 (p=0,04). L’espressione di tali miRNA era significativamente ridotta a livello tubulare anche nei tessuti dei pazienti con DN rispetto al gruppo GN-DM2 (p<0,05) e correlava con la fibrosi tubulo-interstiziale (p<0,05).

Al fine di valutare l’utilità dei due miRNA come marcatori discriminanti di nefropatia diabetica, abbiamo analizzato le curve ROC derivate da un modello predittivo basato sulla regressione logistica combinando i valori di espressione relativa di entrambi i miRNA. L’AUC della curva ROC era 0,93 (p=5,9E-19) nel confronto DN vs CTRL, AUC 0,90 (p=2,7E-10) nel confronto DN vs DM2, AUC 0.81 (p=0.001) nel confronto DN vs GN-DM2.

Conclusione. I nostri risultati suggeriscono che l’espressione dei miRNA -27b e -1228 correla con la fibrosi tubulo-interstiziale e permette di discriminare la DN rispetto alle altre tipologia di danno istologico renale nei pazienti con e senza diabete.

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