PO 154 – IL RUOLO DELLE CURE PALLIATIVE NEI PAZIENTI CON MALATTIA RENALE CRONICA. ESPERIENZA DI UN SINGOLO CENTRO

Autori: *Maroni Serena,*Bonello Franco,*Piraina Valentina,**Deagostini Maria Chiara,°Bersano Giovanni,°°Giove Marcello,°°Faccio Silvana *Savoldi Silvana .

Affiliazioni: * S.C. Nefrologia e Dialisi ASL TO4 sede Ivrea, ** S.C. Nefrologia e Dialisi Osp SS Trinità Borgomanero ASL Novara,° Responsabile Cure Palliative ASL TO4, °° SS Psicologia Salute Adulti ASL TO4.

Introduzione: I deludenti risultati ottenuti con la dialisi in pazienti anziani e con comorbitità hanno portato le società scientifiche ad approvare il trattamento conservativo massimalizzato dell’uremia, con ricorso alle cure palliative anziché alla dialisi.

Metodi: Dal 2010 abbiamo avviato questo programma. Gli aspetti considerati sono: 1) selezione dei candidati: basata su capacità funzionali, presenza di frailty, capacità cognitive, stato nutrizionale, surprise question, algoritmi (REIN e Charson Comorbidy Index) di sopravvivenza in dialisi 2) informazione nei confronti delle tecniche dialitiche disponibili e dei loro aspetti positivi e negativi 3) gestione clinica, condotta attraverso tre fasi in base al progressivo declino della funzione renale: ambulatorio tradizionale, simultaneus care con il medico palliativista, cure palliative con ricorso ad ADI e Hospice

Risultati: Nel periodo 2010-2017 114 pazienti provenienti dall’ambulatorio malattia renale cronica hanno sviluppato uremia terminale: 103 avviati alla dialisi, 4 trapianti preemptive, 7 (6%) avviati alla terapia conservativa massimalizzata.

Conclusioni: la terapia conservativa massimalizzata interessa un numero ridotto di casi ma pone un grande problema di scelta. Sarà un severo impegno per i nefrologi nei prossimi anni; è indispensabile la collaborazione con più figure professionali: esperti in cure palliative, psicologi, dietologi, per una terapia gravosa sia dal punto di vista psicologico che di gestione

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