CO 20 – LA PREVALENZA DI ADPKD NELLA PROVINCIA DI MODENA SUGGERISCE CHE SIA UNA CONDIZIONE RARA

Autori: Solazzo A. (1), Testa F. (1), Busutti M. (1), Furci L. (1), Giovanella S. (1), Ligabue G. (1), Mori G.(1), Leonelli M. (1), Magistroni R. (1)
Affiliazioni:  (1) Divisione di Nefrologia Dialisi e Trapianto, Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico di Modena

Introduzione – La malattia renale policistica autosomica dominante (ADPKD) è riconosciuta come la malattia renale mendeliana più frequente. In Europa l’ADPKD è la quarta diagnosi sia per l’incidenza che per la prevalenza delle malattie renali che richiedono una terapia sostitutiva. Le stime epidemiologiche di ADPKD disponibili in letteratura sono conflittuali, in particolare la prevalenza  è incerta. La corretta definizione dell’epidemiologia è fondamentale per la ricerca clinica e per molti aspetti dell’organizzazione sanitaria e (ad es. programmazione di sperimentazioni cliniche, accesso alla designazione di farmaci orfani, etc). Una delle principali difficoltà nella stima della prevalenza di ADPKD è l’identificazione completa di tutti i soggetti affetti, infatti la patologia rimane a lungo misconosciuta ed una significativa porzione di soggetti affetti non attira attenzione clinica fino alla età adulta. L’obiettivo del nostro studio e’stato definire la prevalenza puntuale e stimata  (corretta per le possibili diagnosi mancanti) di ADPKD  e descrivere le caratteristiche cliniche dei soggetti affetti in una popolazione geograficamente definita (provincia di Modena)

Casistica e Metodi – Attraverso il registro di patologia esistente sono stati identificati tutti i pazienti sicuramente affetti da ADPKD noti fino al 31/10/2016. Per aggiornare i casi indice già presenti e completare il campione in studio, sono state consultate tutte le possibili fonti di informazioni quali banche dati elettroniche amministrative di ambulatori nefrologici e ammissione ospedaliera, cartelle ambulatoriali, cartelle di pazienti seguiti nei Centri di Assistenza limitata, pazienti in terapia sostitutiva (emodialisi, peritoneale e trapianto). I pazienti indici identificati sono stati valutati clinicamente. In particolare sono stati ricostruiti gli alberi genealogici sulla base del quale abbiamo identificato ulteriori soggetti a rischio.

Analisi statistica. I dati mancanti sono stati imputati  attraverso un modello lineare misto. La diagnosi dei pazienti a rischio senza informazioni cliniche è stata predetta attraverso una regressione logistica binaria che ha usato come covariate l’età, il sesso e la penetranza familiare di malattia. Infine la curva di rischio è stata modellata sulle caratteristiche di popolazione della provincia di Modena estratte dall’ultimo censimento (ISTAT , 2016)

Risultati – La popolazione della Provincia di Modena è di 701.642 abitanti (ISTAT, 2016). Sono stati identificati 254 soggetti affetti (clinicamente definiti).  La prevalenza puntuale (pazienti clinicamente identificati) dei soggetti ADPKD è 3,63: 10,000 (IC 95% = 3.010 – 3.758). A seguito del processo statistico volto a identificare potenziali soggetti affetti nel gruppo di pazienti a rischio per ADPKD si è identificata una prevalenza stimata di 4.82 :10,000 ( IC 95% = 4.160 – 4.987). La popolazione ADPKD  ha una modesta prevalenza maschile (M:F  1.085 : 1). Il 37.5% dei soggetti si trova nella classe V di insufficienza renale secondo la classificazione KDIGO. Di questi l’81% è in trattamento sostitutivo renale che è così distribuito : emodialisi 41.9%, dialisi peritoneale 11.6%, trapianto renale 46.5%). L’84.7% dei soggetti è iperteso , l’ipertensione è insorta mediamente a 39 anni (25° – 75° 30 – 49 anni). In 42 soggetti abbiamo eseguito una valutazione genetico molecolare che ha mostrato il coinvolgimento di PKD1 nell’83% dei casi e PKD2 nel rimante 17%. La sopravvivenza renale è più bassa nei pazienti portatori di mutazioni PKD1 troncanti (sopravvivenza del 25° età 48 anni), quindi nei pazienti portatori di mutazioni PKD2 (sopravvivenza del 25° età 59 anni) ed infine nei pazienti portatori di mutazioni PKD1 missense (sopravvivenza del 25° età 64 anni).

Conclusioni – La prevalenza di ADPKD è inferiore a quanto frequentemente riportato in letteratura. Nella nostra analisi la prevalenza puntuale è di 3,63: 10,000 abitanti, mentre operando una predizione dei soggetti a rischio senza dati clinici la prevalenza stimata sale a 4.82 :10,000. Tali stime sono compatibili con la definizione di prevalenza di malattia rara adottata dalla Agenzia dei Medicinali Europea (EMA).

 

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