Valutazione multidimensionale della aderenza alla prescrizione dialitica in APD domiciliare

Introduzione

La valutazione della aderenza alle terapie mediche è un problema sanitario noto. Le cause sono multifattoriali e le soluzioni possibili complesse. L’identificazione dei pazienti non aderenti è difficile ma importante per il successo di ogni terapia. I pazienti in dialisi peritoneale possono presentare questo problema per le caratteristiche di autogestione della dialisi a domicilio “Griva K – 2014” [1] (full text). L’aderenza naturalmente è frutto del rispetto non solo della prescrizione dialitica ma anche della terapia farmacologica e dietetica. In precedenti lavori la percentuale di non aderenza alla terapia dialitica arriva fino al 35%. La non aderenza potrebbe essere causa di maggiore patologia, ospedalizzazione e mortalità in questi soggetti [2]“Hollis JL – 2006” [2] “Nowak Z – 2015” [3] (full text)“Hare J – 2013” [4] (full text).

La dialisi peritoneale automatizzata (APD) presenta alcune caratteristiche di interesse per il controllo delle sedute e quindi dell’aderenza alla terapia dialitica per la presenza di card di registrazione delle sedute quotidiane [5]“Neri L – 2002” [5] “Juergensen PH – 2004” [6]. Inoltre, alla APD si possono applicare i sistemi di controllo tradizionalmente utilizzati che comprendono questionari di autovalutazione dei pazienti “Blake PG – 2000” [7] e revisione dei consumi, forniture e delle scorte domiciliari “Bernardini J – 2000” [8].

Nel nostro lavoro abbiamo cercato di valutare e mettere a confronto questi metodi cercando anche i potenziali vantaggi e i difetti dei sistemi di memorizzazione.

Materiali e Metodi

Abbiamo valutato l’aderenza alla APD con tre metodi in 23 pazienti del nostro centro (7 F e 16 M) di 70±14 anni, con età dialitica 13±7 mesi, per 1 anno. Ai pazienti è stato somministrato un questionario di autovalutazione secondo Blake et al. Am J Kidney Dis 2000;35:506 con adattamento alla APD (Figura 1). È stata condotta una verifica sull’effettivo consumo del materiale e delle giacenze mensili, tenendo conto di eventuali ricoveri durante il periodo in esame secondo Bernardini et al. Am J Kidney Dis 2000;35:1104 (Figura 2). Infine sono state analizzate mensilmente le 23 memory-card (Figura 3) dei pazienti per un totale di 5683 trattamenti registrati, media 247±102. 

Risultati

Abbiamo rilevato 185 trattamenti non registrati, ovvero il 3.3% del totale dei trattamenti, in 10 pazienti (23% dei pazienti studiati). Analizzando in dettaglio i 185 trattamenti non registrati relativi a 10 pazienti solo 19 dialisi (10.3%) risultavano effettivamente non eseguite ovvero lo 0.33% del totale dei trattamenti effettuati. I rimanenti 166 trattamenti di cui non c’era traccia di registrazione sono stati riferiti a un non corretto inserimento della card nel cycler.

Il consumo del materiale da schema dialitico è risultato corrispondente al 98% delle giacenze in tutti i pazienti e in particolare in quelli con problemi di registrazione delle card.

Il questionario di autovalutazione ha rilevato un elevato grado di soddisfazione al trattamento voto 6±1 (voti da minimo 1 a massimo 7). Il 30% dei pazienti ha ammesso di aver saltato qualche trattamento e nessuno ha modificato autonomamente a prescrizione dialitica.

Conclusioni

Il problema della non aderenza in dialisi peritoneale esiste come riportato nella letteratura scientifica. Nella nostra popolazione abbiamo però osservato una aderenza buona alla APD. La soddisfazione manifestata dai pazienti nei confronti del trattamento ci permette di affermare che autonomia e domiciliarità sono valori importanti e percepiti positivamente. Il riscontro contabile delle discrepanze tra il materiale previsto per il consumo e l’effettivo utilizzo, pur essendo un sistema potente, probabilmente non rileva l’esiguo numero dei trattamenti effettivamente non eseguiti. Appare anche evidente che il monitoraggio delle sedute tramite card di memoria pur consolidato nel tempo presenta delle errate registrazioni o errate letture di trattamenti effettivamente eseguiti. Si rende quindi necessario e auspicabile un miglioramento tecnologico che potrebbe essere rappresentato dalla registrazione diretta online delle sedute.