TERAPIA DIALITICA PERITONEALE NEL PAZIENTE ANZIANO: QUALITA’ DI VITA E COMPLIANCE

Introduzione

Negli ultimi decenni si è riscontrato un incremento del numero di pazienti  anziani in trattamento sostitutivo dialitico, sia in dialisi peritoneale che in emodialisi. Questo fenomeno è associato sia a un miglioramento generale della situazione socio-economica mondiale, sia a una maggiore longevità della popolazione.

Con il termine “anziano” viene considerato, per convenzione, ogni paziente con età superiore ai 65 anni.

Uno studio americano ha dimostrato che nel periodo fra il 1985 e il 2003 c’è stato un incremento di ben 5 volte il numero di pazienti dializzati, di questi i pazienti incidenti anziani erano oltre il 48%. “Jager KJ-2003” [1] 

Nel 2007 in Europa, il 33% di pazienti in dialisi aveva più di 75 anni “Stel VS-2009” [2] [2] .

Nel 2008 secondo il Registro Italiano Dialisi e Trapianto, l’incidenza di ESRD è stimata in 153/milione di abitanti, con un’età media di ingresso in dialisi di circa 70 anni.

La scelta terapeutica quindi non è più solo basata  sul  prolungamento della vita, ma viene presa in considerazione anche la Qualità della Vita (QoL) che si può offrire al paziente. “Taveras AE-2012” [3],“Fructuoso M-2011” [4] (full text),“Catizone L-2010” [5], “Brown EA-2010” [6] (full text)

Con questo termine si intende la percezione soggettiva che un individuo ha sia della propria salute (fisica, psicologica ed emotiva) che delle proprie relazioni sociali.

Negli ultimi anni la valutazione della QoL è stata sempre più utilizzata come parametro per misurare l’efficacia dei trattamenti, soprattutto nell’ambito delle malattie croniche, e  come fattore predittivo della compliance dei pazienti ad un determinato trattamento. ” Russo GE-2010 [7]

In ambito dialitico non  è da considerarsi semplicemente come grado di soddisfazione del paziente, ma anche come importante parametro in termini di effetti del trattamento. “Griva K-2013” [8],“Boateng EA-2011” [9],“Michels WM- [10] (full text)

Lo scopo del nostro lavoro è quello di confrontare la QoL nei pazienti geriatrici e non, in trattamento dialitico peritoneale presso il Policlinico Umberto I.

Materiali e Metodi

Il campione osservato consiste in 40 pazienti in trattamento dialitico sostitutivo peritoneale seguiti presso la nostra UOS tra giugno 2011 e gennaio 2013.

Il campione è suddiviso secondo l’età in due gruppi di 20 pazienti: nel primo (gruppo A) l’età è superiore o uguale ai 65 anni (12 maschi e 8 donne,  età media 72 anni, Δ: 4 ), nel secondo (gruppo B) l’età è inferiore ai 65 anni (11 maschi e 9 donne, età media 53 anni, Δ: 8).

Per il gruppo A l’età dialitica media è di 22  mesi,16 pazienti effettuano APD e 4 CAPD.

Per il  gruppo B l’età dialitica media è di 31.3 mesi,12 pazienti effettuano APD e 8 CAPD.

Al momento dell’arruolamento ogni paziente ha sostenuto un colloquio con una psicologa della nostra equipe ed ha riempito un questionario auto-somministrato composto da  4 item (ruolo fisico, ruolo emotivo, benessere emotivo e peso della malattia renale) estratti dal KDQOL che, in un nostro precedente studio, si sono dimostrati essere i più correlati alla resistenza al trattamento, ai tratti depressivi  e alla bassa autostima, quindi in ultima analisi al benessere percepito del paziente e alla sua disponibilità alla terapia. ” Russo GE-2013- in attesa di pubblicazione” (VSFQOL – Very Short Form – Quality of Life ) (Figura 0)

Agli item ruolo fisico, benessere emotivo e peso della malattia renale viene assegnato un punteggio da compreso tra 0 a 4.

All’item ruolo emotivo invece corrisponde un punteggio compreso tra 0 a 3.

Lo score totale del questionario pertanto varia tra 0 a 15, associando al valore maggiore il minor benessere percepito.

I pazienti sono stati visitati con cadenza mensile e in quella occasione è stato riproposto il questionario.

Quando veniva osservato un peggiormento dello score, senza complicanze cliniche, i pazienti sono stati inviati dalla psicologa per ulteriori colloqui.

L’elaborazione dei dati è stata eseguita su foglio di lavoro Excel.

Risultati

Nel gruppo A lo score medio annuale è di 8.7 a fronte di uno score medio di 10.2 nel gruppo B.

I due gruppi appaiono omogenei relativamente agli item “ Ruolo fisico” e “Ruolo emotivo”, che indagano la gestione delle attività quotidiane nei pazienti con malattia renale, mentre differiscono per quanto riguarda gli item “Peso della malattia renale “ e “Benessere emotivo”. (Figura2)

I pazienti geriatrici hanno infatti riportato uno score di 2.45 per il benessere emotivo e di 1.53 per il peso della malattia, a fronte di uno score rispettivamente di 2.94 e 2.40 nel gruppo B.

Abbiamo osservato una correlazione tra lo score del questionario e l’ andamento clinico dei casi analizzati.

Infatti in 8 casi in cui vi è una scarsa compliance del paziente o una ridotta efficacia della terapia dialitica si registra una progressiva riduzione dello score nel corso dell’ anno (Figura3), viceversa in 6 casi incidenti o provenienti da altro Centro si registra una progressiva riduzione dello score, associata ad un effettivo un miglioramento clinico. (Figura4)

Tra i pazienti con scarsa compliance solo in un caso (figura undefined) il paziente è stato disponibile a seguire i colloqui previsti con la  psicologa ed abbiamo osservato che, pur persistendo una scarsa aderenza alla terapia farmacologia e dialitica, c’è stato una riduzione dello score nel terzo quadrimestre di osservazione.

Nella restante parte del campione lo score VSF-QOL e il quadro clinico dei pazienti hanno mantenuto un andamento stabile.

Conclusioni

I risultati osservati riguardo le differenze tra i due gruppi sono in linea con quanto atteso.

Il migliore score annuale medio del gruppo A  correla con quanto riportato in Letteratura rispetto alla maggior tolleranza dei pazienti anziani alle restrizioni imposte dalla terapia dialitica; l’ omogeneità dei gruppi per il ruolo fisico ed emotivo con la conservata autonomia nelle attività della vita quotidiana nei pazienti in PD; le differenze riscontrate per il benessere emotivo e il peso della malattia renale con la migliore accettazione da parte del paziente geriatrico della sua malattia e delle limitazioni da essa imposte.

L’ utilità del questionario VSF-QOL è stata dimostrata dal fatto che i risultati rispecchiano l’ andamento clinico  e la disponibilità al trattamento del paziente, ma anche dal fatto che la sua compilazione in breve tempo permette più somministrazioni durante l’anno, anche nell’ ambito della visita mensile.

La scarsa compliance in alcuni pazienti è  legata alle difficoltà della auto-gestione della PD e pertanto intendiamo proseguire lo studio valutando eventuali miglioramenti della qualità di vita in pazienti selezionati attraverso l’introduzione della “home dialysis” “Hope J-2013” [11], “Dimkovic N-2008” [12].