SURVEY SULLA PREVALENZA DELL’ARTERIOPATIA PERIFERICA NEI CENTRI DIALITICI ITALIANI

Introduzione

L’Insufficienza Renale è un fattore di rischio indipendente per lo sviluppo dell’Arteriopatia Periferica (AP), la cui incidenza aumenta con il progredire della disfunzione renale, raggiungendo la sua massima espressione in dialisi, per la presenza di fattori di rischio tradizionali e fattori legati specificatamente alla condizione uremica ed al trattamento depurativo. Ciononostante, l’AP è una malattia sottostimata, con un ritardato riferimento dei sintomi ed una conseguente tardiva esecuzione di test diagnostici utili al suo precoce riconoscimento.

La proposta del Gruppo di Studio

Il Gruppo di Studio sull’Aferesi Terapeutica, consapevole della scarsa efficacia della terapia tradizionale nella cura della AP, ha da tempo individuato un’opportunità nelle metodiche di aferesi terapeutica capaci di ridurre la viscosità del sangue intero (VSI): REOFERESI e LDL-AFERESI.

La letteratura internazionale

Oggi la letteratura internazionale considera la VSI il marcatore unificante attraverso cui tutti i fattori di aggressione vascolare esercitano il loro insulto infiammatorio sulla parete arteriosa. Un intervento sulla VSI attraverso metodiche di reoferesi presenta pertanto i presupposti patogenetici per una sua efficacia.

Materiale e Metodi

Al fine di sottolineare la dimensione del problema, abbiamo sottoposto ai centri dialitici italiani prima ed a tutti i partecipanti allo scorso Congresso Nazionale SIN e all’ultimo convegno sull’aferesi terapeutica (Bari, 15-17 novembre 2012) poi un semplice questionario con 5 domande.

Conclusioni

I dati confermano la rilevanza sociale del problema AP nella popolazione uremica e sottolineano l’urgenza di nuove misure terapeutiche. A tal fine sarà proposta una modalità d’intervento con l’impiego di reoferesi (RHEO-PAD project).