SICUREZZA ED EFFICACIA DELLE BIOPSIE DI PROTOCOLLO NEL MONITORAGGIO DEL TRAPIANTO RENALE PEDIATRICO

RAZIONALE

Le biopsie renali di protocollo, in casistiche dell’adulto, si sono dimostrate una pratica sicura ed efficace per la gestione terapeutica del paziente e il miglioramento della sopravvivenza dell’organo. Scarsi sono i dati disponibili in letteratura relativi a casistiche pediatriche (Birk EP – 2006 [1]; Shapiro R – 2006 [2]).

Scopo: valutare sicurezza ed efficacia di biopsie di protocollo eseguite a 6, 12 e 24 mesi post-trapianto in riceventi pediatrici con funzionalità renale normale e stabile.

CASISTICA E METODI

Sono state considerate 155 biopsie eseguite in 85 pazienti (M/F 57/28, età media 11+7.2 anni): 60 (38.7%) a 6, 63 (40.6%) a 12, 32 (20.7%) a 24 mesi (Figura 1).

La sicurezza è stata espressa in termini di prevalenza e severità delle complicanze post-bioptiche (maggiori e minori; Birk PE – 2007 [3]), mentre l’efficacia come prevalenza e severità delle lesioni istologiche a cui sono seguite modifiche della terapia in atto.

RISULTATI

In 4/155 procedure (2.6%) si sono osservate complicanze maggiori (Figura 2) risolte con intervento correttivo e in 16/155 (10.3%) complicanze minori (Figura 3) a risoluzione spontanea.

L’analisi istologica (Figura 4) ha evidenziato in 40/155 biopsie (25.8%) quadri patologici a cui sono seguite modifiche terapeutiche. 10 (6.5%) rigetti borderline (Banff’09 3) sono stati trattati con potenziamento della terapia immunosoppressiva ± steroide ev a basse dosi; 13 (8.4%) rigetti acuti (11 Banff’09 4IA e IB, 2 Banff’09 2) con boli di steroide ad alte dosi associati, nei 2 casi di rigetto umorale, a Igev e Rituximab; 2 (1.3%) rigetti cronici (Banff’09 5) e 14 (9%) quadri di tossicità lieve da CNI con riduzione/switch dei CNI; 1 (0.6%) PTLD intrarenale con Rituximab.

L’efficacia della terapia eseguita, valutabile istologicamente in 16/40, è risultata del 62.5% (10/16) (Figura 5 e 6).

CONCLUSIONI

L’esecuzione delle biopsie di protocollo si è dimostrata una procedura sicura ed efficace per il riconoscimento di lesioni subcliniche. I vantaggi del trattamento precoce delle lesioni istologiche sono risultati, a breve-medio termine, superiori al rischio di complicanze; resta da definirne l’efficacia sulla funzionalità dell’organo trapiantato a lungo termine.