L’analisi integrata dei profili di espressione dei microRNA e degli mRNA nei linfomonociti periferici (LMP) suggerisce il ruolo dell’interferone-alpha nel rigetto cronico anticorpo-mediato (RCAM)

INTRODUZIONE E SCOPO

Il RCAM rappresenta la principale causa di insuccesso del trapianto renale, ma la sua patogenesi non è del tutto chiara. Scopo dello studio è stato quello di individuare i meccanismi molecolari coinvolti nella patogenesi del RCAM attraverso un’analisi integrata dei profili di espressione genica e dei microRNA (miRNA) nei linfomonociti periferici (LMP).

PAZIENTI E METODI

I LMP isolati da pazienti (pz) con RCAM accertato biopticamente e pz con normale funzione e morfologia renale (CTRL) sono stati utilizzati per l’analisi dei profili di espressione genica (10 pz RCAM, 10 pz CTRL) e dei miRNA (4 pz RCAM, 5 pz CTRL). I geni e i miRNA differenzialmente espressi sono stati identificati tramite analisi statistica (test T non appaiato, correzione di Benjamini-Hochberg) e correlati funzionalmente mediante il software Ingenuity Pathway Analysis (IPA).

RISULTATI

Il confronto fra RCAM e CTRL ha evidenziato 45 geni differentemente espressi tra i due gruppi (Figura 1 A -B), la maggior parte dei quali erano coinvolti nel signaling dell’interferone-alpha (Figura 2 A).La qPCR di 5 dei 45 geni, in una coorte indipendente di pz (5 RCAM e 5 CTRL), ha confermato i dati dei microarray (Figura 2 B). Nello stesso set di pz analizzato nello studio di trascrittomica, l’espressione di 18 miRNA risultava diminuita nei pz RCAM; questi miRNA permettevano di discriminare perfettamente i due gruppi di studio (Figura 3 A-B). Quattro dei 18 miRNA differentemente espressi sono modulatori predittivi di 6 mRNA target, differentemente espressi nella nostra analisi di espressione genica. L’espressione di questi 4 miRNA era diminuita nei pz RCAM rispetto ai CTRL mentre l’espressione dei 6 mRNA target risultava aumentata nell’analisi di espressione genica. L’analisi IPA ha evidenziato che 13 /18 miRNA sono inclusi nel network dell’interferone-alpha (Figura 4 A). Inoltre, l’analisi IPA eseguita sui 6 mRNA target ha confermato il coinvolgimento della pathway dell’interferone-alpha (Figura 4 B).La qPCR eseguita in una coorte indipendente di pz ha confermato i risultati dei microarray (Figura 4 C). Inoltre, l’analisi citofluorimetrica sui LMP ha evidenziato una riduzione del numero delle cellule dendritiche plasmacitoidi BDCA2+, produttrici dell’interferone-alpha (Figura 5 A) in RCAM rispetto a CTRL, mentre la microscopia confocale ha rivelato un aumentato reclutamento delle stesse cellule nelle biopsie renali dei pz RCAM (Figura 5 B-C). Infine, l’espressione proteica dell’MXA, proteina indotta dall’interferone-alpha, è risultata significativamente aumentata nelle biopsie RCAM rispetto ai CTRL (Figura 6 A-B).

CONCLUSIONI

In conclusione, i nostri dati suggeriscono che la pathway dell’interferone-alpha possa rappresentare la signature molecolare dei pazienti in corso di RCAM.