Razionale
L’orientamento ottimale verso una scelta consapevole del trattamento dialitico prevede una valutazione multidimensionale del paziente da parte di un team pluridisciplinare comprendente la figura dello psicologo Mancini A – 2012. Lo scopo del lavoro è stato quello di indagare il profilo psicologico di pazienti afferenti all’ambulatorio predialisi e definire l’eventuale relazione fra questo e la scelta del trattamento.
Casistica e Metodi
Abbiamo seguito 58 pazienti (35 M) di età media 73 anni (range 44-94) consecutivamente valutati nel nostro ambulatorio predialisi fra l’1/2/2015 e il 31/10/2015. Abbiamo indagato lo stato psicosociale attraverso il colloquio con lo psicologo, la somministrazione del test Short Form-36 (SF-36) sulla qualità di vita (QoL) percepita in relazione alla salute e del test Cognitive Behavioral Assessment – Forma Ospedaliera (CBA-H).
Risultati
I pazienti presentavano buoni rapporti familiari nell’80% dei casi, rapporti affettivi buoni nel 67% dei casi, non buoni nel 14% ed assenti nel 19% dei casi. Le relazioni sociali erano mantenute solo nel 57% dei pazienti e in tutti i casi risultavano buone. Soltanto il 14% dei pazienti richiedeva incontri successivi al primo con lo psicologo. Rispetto alla popolazione generale l’SF-36 dimostrava una diminuzione della QoL legata alla salute fisica (punteggio 38 vs 50, p<0.05), ma non di quella legata alla salute mentale (49 vs 50). In base al test CBA-H i pazienti, in confronto alla popolazione di riferimento, dimostravano riduzione del tono dell’umore, incapacità a rilassarsi, difficoltà interpersonali. 12 pazienti sceglievano la dialisi peritoneale, 11 l’emodialisi, 4 la terapia nutrizionale (VLPD) e 1 il trapianto pre-emptive. Nessuna differenza sul piano psicosociale si osservava fra coloro che sceglievano la PD e coloro che sceglievano l’HD (Figura 1).
Conclusioni
La valutazione psicosociale permette un più completo inquadramento del paziente e favorisce l’orientamento alla scelta consapevole del trattamento. Quest’ultima non dipende dal profilo psicosociale, ma sembra legata alla decisione autonoma del singolo paziente.