Deficit di vitamina D e aterosclerosi carotidea nell’ipertensione arteriosa essenziale

Background

Il deficit di vitamina D e il danno aterosclerotico carotideo sono noti predittori di eventi cardiovascolari in pazienti con ipertensione arteriosa essenziale (IAE)  (Lorenz et al, 2007 [1] (full text)) (figura 1). Precedenti studi hanno dimostrato come il deficit di vitamina D abbia un impatto negativo sul rischio di eventi cardio e cerebrovascolari. I diversi meccanismi fisiopatologici che potrebbero legare il deficit di vitamina D con lo sviluppo di aterosclerosi sono riassunti nella figura 2. Scopo dello studio è valutare la relazione tra deficit di vitamina D e i marcatori ecografici di aterosclerosi carotidea subclinica in pazienti con IAE.

Metodi

Sono stati valutati 167 pazienti con IAE non trattati, non diabetici, con età media 47±10 anni. Le caratteristiche cliniche dei pazienti sono indicate nella figura 3. Sono stati valutati, oltre ai comuni parametri biochimici, i livelli serici di 25OH vitamina D (25OH-D) e paratormone. Mediante ultrasonografia carotidea sono stati misurati lo spessore medio intimale (IMT), la presenza di placche aterosclerotiche e lo spessore relativo di parete.

Risultati

Valori di Vitamina D sufficienti (superiori a 30 ng/ml) erano presenti soltanto nel 16% dei pazienti (Figura 4). La 25OH-D è risultata correlata positivamente con l’IMT (p=0,0104). Le analisi di regressione lineare multipla hanno dimostrato come la 25OH-D sia un predittore indipendente dell’IMT carotideo (p=0,0292). Stratificando i soggetti sulla base dei valori di 25OH-D (cut off 20 ng/ml) è risultato che i pazienti con deficit di vitamina D avevano valori maggiori di IMT (p=0,0140)(Figura 5A), di area della sezione trasversale carotidea (p=0,0434)(Figura 5B) e di spessore relativo di parete (p=0,0497) (Figura 5C). Inoltre presentavano aumentata prevalenza di placche (p=0,0445) (Figura 5D) e aterosclerosi carotidee (p=0,0443)(Figura 5E). Le analisi di regressione logistica hanno dimostrato come il rischio di presentare aterosclerosi carotidea fosse più che raddoppiato quando i livelli di vitamina D erano <a 20 ng/ml, pur aggiustando per possibili fattori confondenti (Figura 6).

Conclusioni

Questo studio mette in evidenza una significativa associazione tra deficit di vitamina D e aterosclerosi carotidea in una popolazione di soggetti relativamente giovani con IAE. Questi dati estendono quelli già esistenti sull’associazione di bassi livelli di vitamina D con l’aterosclerosi subclinica nella popolazione generale e in sottogruppi ad alto rischio. Tali risultati attribuiscono alla vitamina D un ruolo come marcatore di rischio cardiovascolare, suggerendone l’utilizzo nella stratificazione del rischio dei pazienti ipertesi.