CARATTERIZZAZIONE DEI DIVERSI ASPETTI EPIDEMIOLOGICI DEL PAZIENTE NEFROPATICO RICOVERATO

Introduzione e razionale

La malattia renale cronica è considerata un rilevante problema di salute pubblica in termini di mortalità, ospedalizzazione e spesa sanitaria.

Da studi nazionali e internazionali si rileva una prevalenza della malattia renale cronica di circa il 10% sulla popolazione adulta con dati che evidenziano un aumento principalmente dovuto all’allungarsi della vita media. Purtroppo vi è anche una parte significativa di patologie renali che interessa le persone più giovani.

Diagnosi precoce, prevenzione e terapia conservativa sono le problematiche più rilevanti. Oltre al noto impatto socio-economico, il paziente affetto da malattia renale cronica presenta tutta una serie di complicanze e comorbidità che richiedono non solo frequenti visite ambulatoriali, ma anche ospedalizzazioni. (Garofalo C 2012 [1], Gambaro G 2012 [2] (full text), Gambaro G 2010 [3] (full text), Offurum A 2016 [4], Black C 2010 [5] (full text), Stevens PE 2013 [6])

Scopo del seguente studio è stato quello di analizzare le caratteristiche epidemiologiche e cliniche dei pazienti ricoverati presso la Divisione di Nefrologia dal gennaio 2013 al maggio 2016.

Casistica e metodi

Revisione di cartelle cliniche con i seguenti parametri esaminati: demografica, cause del ricovero, provenienza d’accesso. I pazienti sono stati suddivisi in tre gruppi in base alla lunghezza della degenza: gruppo A<10 giorni, gruppo B 10-20 giorni, gruppo C>20 giorni.

Risultati

Sono state esaminate 1348 cartelle cliniche: 540 donne, 808 uomini, età 61+18 anni, 1072 (79,5 %) residenti in regione e 185 (13,7%) extra regione, lunghezza della degenza 10+11,9 giorni (Figura 1). I dati analizzati (Figura 2, 3, 4) hanno evidenziato che i pazienti appartenenti al gruppo A erano in media più giovani (60+19 anni vs gruppo B 64+17 anni, gruppo C 65+15 anni), accedevano in reparto principalmente dalla dialisi (27,7%), dal pronto soccorso (19,5%) o come ricoveri programmati (18,8%). Oltre alle complicanze intradialitiche (28,3%), il motivo principale del ricovero era rappresentato dalla valutazione diagnostica di sindrome nefrosica e anomalie urinarie (16,8%).

I pazienti del gruppo B e C si ricoveravano principalmente per l’insorgenza di complicanze emodialitiche (gruppo B 12,9%, gruppo C 12,8%) e per la comparsa di insufficienza renale acuta su cronica (gruppo B 12,9%, gruppo C 18,4%), provenienti dal pronto soccorso (gruppo B 30,2%, gruppo C 29,3%) o trasferiti da altre divisioni (gruppo B 16,9%, gruppo C 27,8%).

Conclusioni

La panoramica descritta evidenzia che la provenienza e il motivo dei ricoveri hanno un impatto significativo sulla durata dell’ospedalizzazione. Come atteso i pazienti con età avanzata richiedono, indipendentemente dalla causa del ricovero, una degenza più prolungata. Lo studio focalizza l’attuale problematica della gestione dell’insufficienza renale cronica nelle diverse categorie di pazienti.