DEFICIT DI 25 IDROSSI-VIT D, DISFUNZIONE ENDOTELIALE E ATEROSCLEROSI NELL’INSUFFICIENZA RENALE CRONICA 3-5 STADIO KDOQI IN PREDIALISI

INTRODUZIONE

Le malattie cardiovascolari (MCV) (“Foley RN 1998 [1]“) rappresentano la principale causa di mortalità e morbidità nei pazienti con insufficienza renale cronica (IRC). I fattori di rischio tradizionali non spiegano la precocità di comparsa dell’aterosclerosi in questi pazienti. Nuovi studi hanno mostrato una associazione tra MCV e disturbi del metabolismo minerale osseo (CKD-MBD) (“Bellasi 2011 [2]“). La carenza di vitamina D o una alterazione dei suoi recettori (VDR) può portare ad ipertensione arteriosa, aterosclerosi accelerata, calcificazione vascolare, ipertrofia cardiaca e proteinuria (“Mehrotra – 2009 [3]“). Con questo studio abbiamo voluto verificare la presenza di una riduzione dei livelli di 25idrossi vitD nei pazienti affetti da IRC nei primi stadi e la sua associazione con indici infiammatori e markers strumentali sistemici di disfunzione endoteliale e calcificazione vascolare (“Shroff 2010 [4] (full text)“).

MATERIALI E METODI

Nel nostro studio abbiamo esaminato 60 pazienti affetti da IRC al 3-5 stadio KDOQI in predialisi. In ognuno di essi sono stati valutati gli indici di flogosi, i fattori di rischio cardiovascolare tradizionali e non tradizionali, l’intima-media tickness carotideo (cIMT) (fig.1) e la dilatazione post-ischemica dell’arteria brachiale (FMD) (fig.2).

RISULTATI e CONCLUSIONI

I dati sono stati sottoposti ad analisi univariata e multivariata mediante software SPSS Statistic v.17.0. Una correlazione positiva è stata trovata tra FMD e Vitamina D3 (r=0.668, p=0.017),  IMT e Ca*P (r=0.754, p<0.001)(fig.3). Una correlazione negativa è stata trovata tra FMD e Ca*P (r=-0.457, p=0.024) e tra  IMT e Vitamina D3 (r=-0.546, p=0.043) (Fig.4). L’analisi di regressione lineare multipla ha mostrato una correlazione lineare indipendente tra FMD e Vitamina D3 (beta=0.326, p=0.035). Nel nostro studio abbiamo messo in evidenza un aumento degli indici infiammatori, una riduzione del 25OHD ed un progressivo aumento del rapporto Ca-P già negli stadi precoci dell’IRC a cui si associa una riduzione dell’FMD dell’arteria brachiale, indice precoce e sistemico di disfunzione endoteliale, ed un aumento dell’IMT carotideo, indice precoce e sistemico di aterosclerosi subclinica.(“Yeboah J 2008 [5]“) E’ interessante notare che queste alterazioni sono precoci e reversibili e si associano con un peggioramento della nefropatia e della malattia aterosclerotica sistemica.