PO 41 – Telemedicina e riconoscimento precoce di peritonite in APD

Autori: R Boito (1), F Bova (1), AF Colombo (1), G Rizzuto (1)

Affiliazioni: (1) UO Nefrologia e Dialisi Ospedale “San Giovanni di Dio” Crotone (KR)

INTRODUZIONE i sistemi di telemonitoraggio offrono la consapevolezza di essere controllati, pur se a distanza, costantemente. Il cycler da remoto su web Homechoice Claria Sharesource utilizza schede dati clinici online trasmessi dal dispositivo dei pazienti ai centri dialisi per essere analizzati e monitorati da operatori sanitari.

CASO CLINICO Donna di 52 anni affetta da IRC secondaria ad APDK, poco accurata nelle manovre dialitiche e quindi meritevole di sorveglianza veniva avviata ad APD nel gennaio 2017. In data 20/05/2017, in seguito al consueto monitoraggio dei dati del trattamento, si rilevava nel report del portale clinico 7  avvisi prioritari (IMMAGINE 1).

Gli alert descrivevano “volume di scarico insufficiente”, 5 volte di “controllare la linea” e 1 volta di “controllare la posizione”. Il trattamento in questione  veniva portato a termine dalla paziente (IMMAGINE 2).

Il sanitario contattava la paziente ma la stessa minimizzando l’accaduto confermava  la difficoltà riscontrata durante la notte per  presenza di fibrina nei connettori e con tono soddisfatto riferiva di aver gestito il problema terminando  il trattamento! Nel sospetto di peritonite  la signora veniva invitata al centro per analisi del liquido peritoneale:  conta leucocitaria positiva . Esame colturale positivo per stafilococco a. Paucisintomatica ritornava a domicilio con diagnosi di peritonite trattata con Gentamicina per via peritoneale con risoluzione della torbidità dell’ effluente peritoneale senza necessità di ospedalizzazione.

CONCLUSIONE: Il monitoraggio diretto della terapia domiciliare ha fornito il supporto di cura in tempo reale senza ospedalizzazione con ricadute positive sulla qualità di vita dei pazienti e sull’economia Sanitaria.

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