PO 167 – ANALISI RETROSPETTIVA MONOCENTRICA SULL’OUTCOME DELL’AKI DIALISI DIPENDENTE

Autori: A. Cennamo (1), D. Vergani (1), R. A. Sinico (1), F. Pieruzzi (1), P. Fabbrini (2)

Affiliazioni: (1) Università degli studi di Milano-Bicocca, (2) Nefrologia e dialisi ASST Monza

INTRODUZIONE: I pazienti che sviluppano danno renale acuto grave (AKI III) presentano aumentata mortalità e probabilità di sviluppare ESRD. Ad un anno solo il 50% dei pazienti affetti da AKI presenta un recupero completo della funzione renale lasciando pensare che un gran numero dei dializzati incidenti/anno derivi da un episodio di AKI.

OBIETTIVO: Valutazione dell’outcome dei pazienti con AKI dialisi-dipendente (AKI-HD) in un singolo centro ospedaliero.

METODI: Sono stati retrospettivamente individuati tutti i pazienti affetti da AKI-HD trattati nel triennio 2015-17 (n=108). I pazienti venivano distinti tra provenienti dalla terapia intensiva (ICU) e dai reparti ordinari (non ICU), e si analizzava la mortalità e l’outcome renale nei due gruppi.

RISULTATI: 37 (34,3%) pazienti appartenevano al gruppo ICU. Di questi l’84,2 % è stato sottoposto sia a terapia sostitutiva continua (CRRT) che intermittente (HD), mentre il 15,8% solo ad HD. Nel gruppo non ICU (n=71, 65,7%) i pazienti ricevevano solo HD. La mortalità totale raggiungeva il 29,6% (n=32) durante la degenza con una differenza non significativa (p=0,17) tra ICU e non ICU (37,8% e 25,4% rispettivamente). 50 (46,3%) pazienti recuperavano la funzione renale durante la degenza mentre 26 (24,1%) proseguivano la dialisi alla dimissione. Di questi il 42,3% (n=11) ha sospeso il trattamento HD nei tre mesi successivi senza differenza significativa tra i due gruppi (p=0,73).

Abbiamo calcolato che il 7% del numero di dializzati incidenti/anno derivava da un episodio di AKI.

CONCLUSIONI: L’AKI grave incide significativamente sulla mortalità intraospedaliera sia all’interno che all’esterno delle ICU, e contribuisce all’aumento della popolazione dializzata cronica.

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