INTRODUZIONE
L’insufficienza renale cronica (IRC) è una malattia caratterizzata da una elevata prevalenza di complicanze cardiovascolari. I pazienti nefropatici sono esposti a disfunzione endoteliale, stress ossidativo e ad anomalie metaboliche che portano al rimodellamento arterioso e allo sviluppo di calcificazioni vascolari.(Gauthier-Bastien A. 2014). [1]
Recenti studi hanno evidenziato il possibile ruolo protettivo di fetuina, sclerostina nello sviluppo e progressione della calcificazioni vascolari.(Takemura A. 2011) [2] (full text) (Shroff RC. 2008) [3] (full text)
Abbiamo studiato struttura, composizione chimica ed espressione di sclerostina e di fetuina nelle placche dei pazienti con IRC e correlato i risultati ottenuti con il calcium score.
MATERIALI E METODI
Lo studio è stato condotto su 30 pazienti affetti da IRC III-V stadio e su un gruppo di controllo. Abbiamo studiato mediante ultrasonografia e Tomografia Computerizzata le placche di ciascun paziente e dopo averle prelevate abbiamo esaminato con il microscopio elettronico la struttura di ciascuna placca, misurato l’espressione di fetuina e sclerostina con immunoistochimica e infine, per comprenderne la composizione chimica, abbiamo estratto la parte calcifica delle placche per sottoporla a spettrofotometria previa degradazione del materiale biologico. Abbiamo correlato i risultati ottenuti con il calcium score.
RISULTATI
I pazienti con IRC presentano un maggior numero e diffusione di placche rispetto ai controlli.
Le placche sono di volume superiore e la percentuale di placca composta da core necrotico e calcio è maggiore rispetto al tessuto fibroso (p<0.0001) (Figura1). Differente è anche la composizione chimica:fosfato di calcio e idrossiapatite sono più rappresentati nei pazienti con IRC. Sclerostina e fetuina risultano espresse in minor misura nelle placche dei pazienti con IRC (p<0.005) (Figura 2). Il calcium score risulta essere correlato inversamente con i valori di scleostina e fetuina e direttamente correlato con la percentuale di placca calcifica e di idrossiapatite in essa presente (Figura 3).
CONCLUSIONI
L’IRC influenza composizione e struttura delle placche arteriose. Le placche di questi pazienti sono instabili e quindi a maggior rischio rottura. Fetuina e sclerostina risulatno meno espresse nelle placche dei pazienti nefropatici favorendone lo sviluppo.