Autori: Chiara Brunati (1), Francesca Gervasi (2), Mara Cabibbe, Alberto Montoli, Martina Milani, Antonella Moreo, Cristina Giannattasio, Enrico Eugenio Minetti
Affiliazioni: S.C. Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale, ASST, Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, Milano
L’alto tasso di mortalità del paziente in trattamento emodialitico (ED) cronico è correlato con la presenza di una sottostante cardiopatia. Studi recenti, con valutazione ecocardiografica, hanno evidenziato che la disfunzione ventricolare sinistra (LV) può svilupparsi in corso di seduta ED. Sono ancora da valutare con esattezza le correlazioni con la quota di ultrafiltrazione (UF), anche alla luce della prognosi del paziente. Utile a questo fine è il calcolo dello strain miocardico, metodica di recente acquisizione in campo ecocardiografico, che consente una valutazione più affidabile della funzione sistolica.
Scopo del nostro lavoro è di valutare, prima e dopo una seduta di ED (4h), le variazioni della cinesi LV con l’ausilio dello strain, in una popolazione di pazienti emodinamicamente stabili e con quote di UF variabili.
Per la valutazione della funzione LV sono stati utilizzati due indici ecocardiografici: la frazione di eiezione, calcolata con il metodo dei dischi biplano secondo la regola di Simpson modificata, e lo strain longitudinale (GLS), circonferenziale e radiale, ottenuto mediante l’analisi dell’immagine 2D con un software dedicato. Il peso secco dei pazienti raggiunto a fine seduta era quello stabilito da una valutazione clinica precedente. Prima e dopo ED, è stata eseguita una rivalutazione del peso con la bioimpedenzometria (BIA Fresenius).
Tutte le sedute sono state ben tollerate dai pazienti. L’analisi preliminare ha mostrato una riduzione non significativa del GLS e un trend di miglioramento degli indici di funzione circonferenziale e radiale, senza cambiamenti significativi della pressione arteriosa media. L’ulteriore analisi in corso degli indici di strain regionali consentirà di valutare meglio gli effetti della sottrazione volemica sulla contrattilità regionale, che potrebbero non essere rilevati dagli indici globali.