PO 55 – SCHISTOSOMA HAEMATOBIUM: NON SOLO MACROEMATURIA ESOTICA

Autori: Enrico Favaro, Roberta Lazzarin, Tiziana Caldart, Guizzo Marta, Ferraro Alberto, Erika Pierobon, Cremasco Daniela, Giulia Rizzardi, Cataldo Abaterusso

Affiliazioni: U.O. Nefrologia e Dialisi, Ospedale S. Giacomo Apostolo, Castelfranco Veneto (TV)

INTRODUZIONE
Lo Schistosoma haematobium è il trematode responsabile della schistosomiasi o bilharziosi urogenitale (o vescicale). Più di 100 milioni di soggetti in Africa e Vicino Oriente ne sono colpiti.
È riconosciuta fattore di rischio per il carcinoma a cellule squamose della vescica (RR= 2-10%) [1,2, 3].
Descriviamo un caso di schistosomiasi cronica in giovane africano, migrato in Italia.
CASO
Ragazzo (19 aa) proveniente dal Burkina Faso, in Italia da appena otto mesi, inviatoci per una proteinuria lieve (20-70 mg/dL), associata a microematuria intervallata da macroematuria.
Da dieci anni intensi dolori addominali a salve, subentranti, in area sovrapubica,senza febbre, seguiti da macroematuria terminale, a risoluzione spontanea.
Funzione renale normale (creatinina 0.9 mg/dL,e-GFR (CPK-EPI) 110 mL/min). Emocromo normale. Immunoglobuline, C3, C4, Anti-ENA, ANA, anti-nDNA, FR, ANCA: negativi. Sedimento:10-20 GR; proteinuria 250 mg/die. Citologie urinarie: negative per CTM; BK urine: negativo.
Eco-TAC: rene dx 11 cm, sx 9,5 cm; vescica retratta con calcificazioni alla cupola. Scintigrafia renale: GFR totale normale e simmetrico (100 mL/min) (DTPA); versante dx rene sx e 1/3 superiore rene dx ipocaptanti (DMSA).
Per dolore sovrapubico senza macroematuria=> cistoscopia transuretrale: calcificazioni alla parete vescicale sx. Es.urine a fresco(dopo ripetute flessioni sulle ginocchia): uova di Schistosoma haematobium con la inconfondibile spina terminale e numerose cellule uroteliali.
Trattamento: Praziquantel 600 g in dose unica.
CONCLUSIONE:
La schistosomiasi vescicale ormai non è più relegabile tra le malattie tropicali neglette: viaggiatori (migranti, militari e turisti) provenienti da aree endemiche ne sono sempre più colpiti nel Bacino mediterraneo. Occorre pensarci.

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