Autori: Chiara Nardi (1), Sebastiano Calimeri (2), Valeria Cernaro (3), Alfredo Laudani (4), Francesco Laurendi (5), Alessandra Calderaro (6), Federica Vienna (7), Antonino Salvo (8), Adolfo Romeo (9), Michele Buemi (10), Domenico Santoro (11).
Affiliazioni: Cattedra di Nefrologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Messina
Secondo l’OMS, nel 2014, più di 1.9 milioni di adulti erano in sovrappeso o obesi. L’obesità induce alterazioni renali che includono iperfiltrazione, sviluppo di proteinuria e conseguente riduzione del filtrato glomerulare (GFR). Ciò porta ad un quadro di glomerulosclerosi focale e segmentaria (GSFS) anche denominata glomerulopatia obesità correlata (ORG). Riportiamo il caso di due pazienti obese giunte alla nostra osservazione per sindrome nefrosica (SN). PA, donna, 24 anni, 105 kg, BMI 43,7.A febbraio 2016, per comparsa di SN, è stata sottoposta a biopsia renale che ha mostrato ORG. AP, donna, 49 anni, 99 kg, BMI, 38,5.A settembre 2016, per comparsa di SN e insufficienza renale acuta (IRA), è stata sottoposta a biopsia renale che ha mostrato ORG e necrosi tubulare acuta (ATN). Entrambe venivano trattate in sequenza con ACEi, ARB e Ciclosporina con remissione parziale della SN. In entrambe veniva interrotto il trattamento farmacologico con ACEi ed ARB per il rischio di IRA e la ciclosporina per il rischio infettivo, per essere sottoposte ad intervento di sleeve gastrectomy (SG). Nel primo caso, nei successivi 6 mesi si otteneva un calo ponderale di circa 15 kg con progressivo declino della proteinuria. Nel secondo caso si otteneva una perdita di peso di 11 kg, progressiva normalizzazione della funzione renale e scomparsa della proteinuria. Recenti studi hanno documentato un’associazione indipendente tra un alto BMI, l’incidenza di malattia renale cronica (CKD) e il rischio di sviluppare SN secondaria ad ORG. È stato dimostrato che la SG, nei pazienti obesi con SN e danno renale, attraverso una riduzione dell’iperfiltrazione determina un declino della proteinuria glomerulare con effetti positivi sulla funzione renale più vantaggiosi rispetto alla terapia farmacologica.