Autori: (1)Benozzi L., (2)Ragazzoni E., Deagostini Chiara, Agliata S., Scarpati L., Carpani P,Rastelli. F., Cusinato S.
Affiliazioni: Stuttura Complessa di Nefrologia e Dialisi, Ospedale SS Trinità di Borgomanero, ASL Novara
La prurigo nodularis (PN) è una patologia caratterizzata da noduli pruriginosi, solidi ed iperpigmentati, prevalentemente ai 4 arti, ad eziologia primitiva, secondaria a malattie sistemiche o iatrogena. Le terapie utilizzate includono steroidi, vitamine, e fototerapia.
Giunge alla nostra osservazione paziente maschio di 62 anni, affetto da IRC da nefropatia IgA, pregresso doppio trapianto renale. Da Gennaio 2014 rigetto cronico e ripresa emodialisi. Espianto renale bilaterale per rigetto acuto, complicatosi con FAP cardiovertita farmacologicamente con amiodarone/ev. Agosto 2015 comparsa di noduli pruriginosi ai 4 arti e all’addome, alla biopsia cutanea diagnosi di prurigo nodularis trattata con cortisone topico e doxiciclina. Maggio 2016 recidiva di FAP per cui inizia terapia cronica con amiodarone/os, e terapia con corticosteroidi/ os per piastrinopenia, gradualmente sospesa in 4 mesi. Ottobre 2016 peggioramento delle lesioni cutanee con sanguinamento. Febbraio 2017 nel sospetto di riacutizzazione di prurigo nodulare iatrogena si sostituiva amiodarone con metoprololo. A 2 mesi dalla sospensione dell’amiodarone la maggior parte delle lesioni presentano esiti cicatriziali e non compaiono nuove lesioni. Nonostante la sospensione dell’amiodarone, il paziente mantiene ritmo sinusale.
L’Amiodarone presenta effetti collaterali a livello cutaneo (eritema, iperpigmentazione, fotosensibilità), che si manifestano soprattutto in seguito ad accumulo per terapia cronica. La prurigo nodularis è classificata tra gli effetti collaterali molto rari della terapia (< 0,01% dei casi), tuttavia, in caso di PN ad eziologia ignota la causa iatrogena deve essere sospettata ed il farmaco sostituito.