Autori: Messuerotti A (1)., Vitetta R., Saracco M. (2), Marcuccio C, Berutti S. (1), Lo Mater C (2)., Vitale C (1)
Affiliazioni: SC Nefrologia e Dialisi (1), SSD Reumatologia (2), Ospedale Mauriziano Torino
Appaiono sempre più emergenti evidenze di associazione tra microbioma umano ed autoimmunità.
Da tempo è nota la correlazione tra infezione cronica nasale da SA e granulomatosi di Wegener (WG) così come l’ipotesi che stimoli flogistici cronici siano alla base della disregolazione lupica autoimmune.
Descriviamo il caso di una donna di 50 anni con storia circa ventennale di rinorrea, senso di ostruzione nasale ed artromialgie. Da un referto di visita reumatologica pregressa si evince il sospetto di WG posto a seguito di biopsia nasale (non disponibile referto). Effettuati cicli di steroide orale negli anni. Nel 2014 ricomparsa di malessere, febbricola, otalgia, rinorrea ematica; agli ematochimici: ipergammaglobulinemia, positività per ANA, anti SSA/SSB e RA test; Ab antifosfolipidi, ANCA, antiDNA negativi. Nei tre anni successivi follow-up discontinuo con episodi rino-faringiti e bronchiti recidivanti, riscontro di ampia erosione del setto nasale e ripetute positività nasali per SA con ANCA negativi.
Nel 2017 riacutizzazione di malattia articolare con faringodinia, otalgia, febbricola, addominalgia, ulcera digitale necrotica. Agli ematochimici: positivita’ per FAN, antiDNA, antiSSA, antiSSB, antiRNP, antiSm, ipoC3, ipoC4, anemia, leucopenia, proteinuria (1g/die).Negativi RA test, anti CCP, LAC, ACA, antibeta2GPI. Si esegue biopsia renale che risulta diagnostica per glomerulonefrite lupica di classe III (A); si conferma positività nasale per SA MRSA e negatività degli ANCA. Recuperato il referto originale della biopsia nasale: lembi infiammati di mucosa nasale e fungosità ulcerate di tessuto di granulazione; reperto aspecifico.
Questa osservazione di malattia lupica, insorta in un contesto di flogosi cronica da Stafilococco a partenza dalla mucosa nasale, è in accordo con recenti segnalazioni di associazione tra positività per SA ed uno specifico fenotipo di malattia con caratteristiche cliniche ed autoanticorpali analoghe a quelle da noi riscontrate (3).