PO 238 – Influenza della terapia anti-HCV sui livelli ematici degli inibitori delle calcineurine (CNI). Esperienza clinica.

Autori: Bagordo D.(1) , Ceravolo M.J. (1) , Micarelli D. (1) , Pasquali M(2)

Affiliazioni: (1) Scuola di Specializzazione in Nefrologia – Prof. Mazzaferro S., Sapienza Università di Roma (2) UOC Nefrologia – Prof. Mazzaferro S., Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico Umberto I

Background. L’infezione da virus dell’epatite C (HCV) nei pz portatori di trapianto renale (TR), a lungo termine, peggiora la prognosi del TR e la sopravvivenza dei pz. Di recente, l’utilizzo di terapie combinate di agenti antivirali diretti (DAAs) ha permesso alti tassi di eradicazione dell’HCV.
Scopo. Valutare l’effetto della terapia anti-HCV sui livelli sierici di CNI e sulla funzione renale in portatori di trapianto renale (TR).
Metodi. Sono stati valutati 5 pz (M, età 54±12aa; eGFR 48±20 ml/min) portatori di TR (età TR 18±8aa) con infezione da HCV. Due pz erano in terapia immunosoppressiva con ciclosporina e tre con tacrolimus. I farmaci utilizzati in varie combinazioni erano: glecaprevir, pibrentasvir, ledipasvir, sofosbuvir, daclatasvir, dasabuvir, ombitasvir, paritaprevir, ritonavir. I livelli sierici di CNI e la funzione renale (eGFR) sono stati monitorati durante tutta la durata della terapia eradicante con DAAs (3 mesi).
Risultati. Tutti i pz hanno ottenuto la completa eradicazione di HCV. In 4/5 pz si è avuto un aumento dei livelli ematici di CNI. Il picco si è registrato in 3 pz nella prima settimana (a 3-7 gg) ed in 1 pz a 30 gg dall’inizio della terapia antivirale.
Nei 4 pz è stato necessario ridurre la dose del CNI del 50% , ottenendone un ritorno dei livelli ematici nel range terapeutico da 14 a 60 gg dopo. A fronte di tali modifiche non si sono registrate variazioni significative della funzione renale in termini di eGFR (basale vs 90 gg: 48.06±19,76 vs 53,5±16,85 ml/min, p=n.s.).
Conclusioni. La nostra esperienza clinica conferma la sicurezza della terapia antivirale in termini di funzione renale nel TR, ma suggerisce un attento monitoraggio dei livelli sierici di CNI sin dai primi giorni della terapia eradicante (entro la prima settimana).

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