PO 235 – Trapianto di rene da cadavere: impatto delle caratteristiche demografiche e cliniche del donatore sull’outcome del ricevente

Autori: E.A. Mangione, C. Zullo, M.F. Egidi

Affiliazioni: U.O. Nefrologia, Trapianti e Dialisi; Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa

La crescente carenza di organi disponibili per il trapianto di rene (KTx) e l’aumento dell’età dei donatori hanno portato all’ampliamento dei criteri di selezione e all’utilizzo di donatori sempre più anziani.

Scopo del nostro studio è stato quello di valutare l’impatto dell’età del donatore e dei criteri di allocazione dell’organo sull’outcome a lungo termine del ricevente e dell’organo trapiantato.

Analisi retrospettiva di 281 KTx eseguiti c/o il nostro Centro tra Gennaio 2005 e Dicembre 2015, suddivisi per fasce d’età del donatore (gruppo 1, 16-39; gruppo 2, 40-49; gruppo 3, 50-59; gruppo 4, 60-69; gruppo 5, 70-79; gruppo 6, >80 anni) e per allocazione in singolo (SKT) o in doppio (DKT), sulla base di dati clinici, funzione renale e biopsia pre-tx.

La sopravvivenza del pz a 10 anni è risultata paragonabile in tutte le fasce d’età del donatore, mentre la sopravvivenza del graft è significativamente inferiore se il donatore è molto anziano (Fig1). I reni di donatori di età <60 anni, allocati in singolo, mostrano una maggiore sopravvivenza rispetto ad organi di donatori di età >60 anni. Tale differenza si annulla se i reni di donatori più anziani vengono allocati in doppio. Non si sono riscontrate differenze significative in termini di sopravvivenza paziente e organo tra SKT e DKT, entrambi da donatori >60 anni (Fig2), né sulla funzionalità del graft a breve e lungo termine nelle diverse fasce d’età del donatore.

Dai nostri dati emerge un’eccellente sopravvivenza del graft e del paziente, paragonabile in tutte le fasce d’età del donatore e in un follow-up a lungo termine. I dati confermano quanto descritto in letteratura sulla necessità di un’adeguata massa nefronica e fanno emergere il ruolo essenziale della biopsia pre-tx per un’ottimale allocazione degli organi.

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