Autori: Concetta Prisciandaro (1), Barbara Infante (1), Adelaide Di Lorenzo (1), Francesco Bellanti (2), Nicola Coviello (1), Paola Pontrelli (3), Federica Rascio (3), Loreto Gesualdo (3), Gaetano Serviddio (2), Giuseppe Grandaliano (1) Giovanni Stallone (1)
Affiliazioni: (1) SC di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Dip. di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Foggia, Foggia (Italia); (2) Istituto di Clinica Medica, Dip. di Scienze Mediche e Chirurgiche, Università di Foggia, Foggia (Italia); (3) SC di Nefrologia, Dialisi e Trapianto, Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti d’Organo, Università di Bari, Bari (Italia).
Scopo del nostro studio è stato quello di valutare l’effetto dell’inibizione di mTor sull’invecchiamento cardiovascolare in pazienti portatori di trapianto renale e con funzione renale ridotta attraverso un approccio clinico-strumentale e biomolecolare. Lo studio articolato in 3 anni e prevede una fase Trasversale con arruolamento di pazienti in terapia da almeno un anno con CNI, CS e MMF (gruppo A, 50) e CNI, CS e mTORi (gruppo B, 45) ed una fase Prospettica con arruolamento di pazienti che eliminano MMF ed introducono mTORi (gruppo C, 30) con valutazioni a T0 ed ogni 6 mesi per 2 anni.
Per tutti i pazienti si è proceduto all’esecuzione dei test ematochimici e strumentali ed alla raccolta di materiale biologico. Sono stati eseguiti: emocromo, assetto lipidico, funzione del rene trapiantato, PTH, 1-25OH-Vitamina D, FGF-23, Klotho, PRA, DSA, Ecocardiogramma con FE e MVS.
Risultati Preliminari: Fase Trasversale: nessuna differenza statisticamente significativa tra i gruppi A e B per: emocromo, assetto lipidico, funzione del rene trapiantato, dosaggio PTH, 1-25OH-Vitamina D, PRA, DSA, FE. I valori di FGF-23, Klotho e MSV mostravano una differenza statisticamente significativa tra i 2 gruppi (FGF-23 pg/ml; 2068,2 + 846,5; 320,7 + 291; p=0,00001; Klotho 425,8 + 102; 802 + 109 pg/ml; p=0,01; MSV gr; 232,7 + 45; 187,8 + 31; p=0,02; A vs B). Lo studio della funzione mitocondriale ha mostrato che i pazienti del gruppo B presentano un maggiore consumo di O2 che si associa ad un aumento della respirazione mitocondriale, ed in particolare di quella associata alla sintesi di ATP con maggior numero di cellule polarizzate e vitali.
I dati di questi risultati preliminari sembrano confermare l’ipotesi dello studio.