Autori: Nicola Beria, Vincenzo De Biase
Affiliazioni: Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona
Background: la carenza marziale è una condizione ad alta prevalenza nella popolazione con chronic kidney disease (CKD) che determina importanti ricadute cliniche. Le linee guida internazionali indicano di correggere la sideropenia, suggerendo una superiorità della somministrazione endovenosa rispetto a quella orale. Ferrocarbossimaltosio (FCM), per le sue caratteristiche farmacocinetiche, potrebbe trattare efficacemente la sideropenia nei pazienti ambulatoriali con CKD in terapia conservativa.
Materiali e metodi: abbiamo effettuato uno studio osservazionale prospettico, volto a testare efficacia e sicurezza di FCM, in una coorte di 22 pazienti ambulatoriali con CKD (eGFR 14±6 mil/min/1,73 mq) con anemia sideropenica (Hb 10,5±0,6 g/dl, Ferritina 70±59 ug/l, TSAT 16±9 %). Da Dicembre 2017, in 6 mesi di osservazione, abbiamo somministrato FCM 500 mg in monosomministrazione, fino ad un massimo di 3 dosi/paziente, monitorando l’effetto su emocromo ed assetto marziale ad un mese dalla somministrazione.
Risultati: già dopo una singola dose di FCM si è osservato una correzione efficacie della sideropenia (Ferritina 171±109 ug/l, TSAT 23±8%) ed un miglioramento dei valori di emoglobina (11,3±1 g/dl). Una seconda dose di FCM 500 mg ha ulteriormente corretto l’assetto marziale (Ferritina 237±176 ug/l, TSAT 27,2±4 %) in accordo con le linee guida NICE ed ERBP. Su un totale 27 dosi somministrate abbiamo registrato solo una lieve reazione da ipersensibilità.
Conclusioni: secondo la nostra esperienza una singola somministrazione di FCM 500 mg è già in grado di correggere una sideropenia assoluta. Per le caratteristiche di efficacia, sicurezza e compliance, FCM potrebbe essere una valida opzione nella terapia marziale nei pazienti ambulatoriali con CKD-ND.