PO 180 – Ferro carbossimaltoso vs ferro solfato nel trattamento dell’anemia dei pazienti con CKD 5: uno studio prospettico comparato

Autori: Chiara Somma, Serena Maria Colla, Elio Di Marcantonio, Giuseppe Ferro, Pietro Dattolo

Affiliazioni: SOC Nefrologia e Dialisi Firenze 2

Introduzione
L’anemia è una condizione frequente nei pazienti con CKD avanzata. La terapia con ESA è efficace se lo stato marziale è adeguato ma non sempre la supplementazione di ferro per os è sufficiente poichè poco tollerata.
Scopo
Scopo del nostro studio è stato quello di verificare l’efficacia della somministrazione ev di ferro carbossimaltoso rispetto alla somministrazione orale di ferro solfato, per il trattamento dell’anemia ferro carenziale nei pazienti con CKD stadio 5.
Materiali e Metodi
I 349 pazienti arruolati sono stati suddivisi in due gruppi a seconda se ricevevano ferro carbossimaltoso ev (gruppo 1, 259 pts) o ferro solfato per os (gruppo 2, 90 pts).
Nel gruppo 1, 142 pazienti ricevevano ESA per via sc (28% epoetina alfa, dose media 4684 UI/7 gg e 72% darbo, dose media 42,35 mcg/15gg). I restanti 117 pts non ricevevano ESA. Nel gruppo 2, 52 pts ricevevano ESA sc (30% epoetina alfa dose media di 4830 UI/7 gg, 70% darbo, dose media di 45,6 mcg/15 gg,). Il 42% (38 pts) non riceveva ESA.
I controlli sono stati eseguiti a 0, 3, 6, 12 e 18 mesi. L’analisi statistica è stata eseguita mediante ANOVA o T-test, quando appropriati.
Risultati
I due gruppi erano omogenei per età (70.7 vs. 73.7 anni, p= ns) e peso (75.7 kg vs 76.3 kg, p=ns). I livelli basali di ferritina ed emoglobina erano di 112 ng/mL e 9.7 g/dL nel gruppo 1, e di 174 ng/mL e 9.5 g/dL nel gruppo 2, rispettivamente. La dose cumulativa di ferro carbossimaltoso è stata di 1000 mg in 65 pazienti (18,6%), 1500 mg in 178 pazienti (51%) e 2000 mg in 106 pazienti (30,4%); quella di solfato ferroso era di 150 mg/die. A 18 mesi i livelli medi di ferritina sierica miglioravano in entrambi i gruppi (112 vs 130,4 ng/ml nel gruppo 1; 174 vs 188.8 ng/ml nel gruppo 2), mentre i livelli medi di emoglobina aumentavano significativamente solo nel gruppo 1 (9.7 vs. 11.9 g/dL; P<0.001) e non nel gruppo 2 (9.5 vs. 9.1 g/dL; P=n.s.).
Conclusioni
La somministrazione di ferro carbossimaltoso ev è risultata più efficace nel migliorare i livelli di emoglobina rispetto alla somministrazione orale di ferro solfato. Nessuna variazione nei livelli di ferritina. Studi multicentrici di ampia popolazione dovranno confermare questi risultati.

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