Autori: Nicola GIOTTA, Angela Maria MARINO, Annalisa GONNELLA, Stefano MAFFEI
Affiliazioni: NEFROLOGIA E DIALISI OSPEDALE CARDINAL MASSAIA DI ASTI
OBIETTIVI I valori persistentemente elevati di fosforo sono direttamente correlati all’aumento della mortalità e della morbilità del soggetto in dialisi, ma i costi per i chelanti dei fosfati possono apparire, in un’analisi iniziale, elevati.
L’obiettivo principale di questo studio retrospettivo consisteva nell’eseguire un’analisi dei costi dell’uso di Ossidrossido Sucroferrico (SO) più terapia standard (SoTS) rispetto alla terapia standard da sola (TS) nel trattamento dell’iperfosfatemia persistente di difficile controllo.
METODI Abbiamo selezionato i primi pazienti trattati con Sucroferrico ossidrossido come legante del fosfato in una coorte di 180 pazienti in emodialisi.
E’ stata considerata una fase retrospettiva (FR) di tre mesi e una fase prospettica (FP) di sei mesi, analizzando il consumo di farmaci inerenti il metabolismo calciofosforico e l’efficacia della terapia.
E’ stata considerato l’unico consumo diretto associato all’acquisto dei farmaci somministrati, escludendo i costi indiretti.
RISULTATI La combinazione di SO più terapia standard ha prodotto un aumento significativo della percentuale di pazienti che hanno raggiunto la gamma target di livelli di fosforo come definito dalle Linee guida K / DOQI (+ 66,7%).
Abbiamo osservato la riduzione della fosforemia di 2,12 mg / dl (-30,28%) in fase prospettica rispetto alla fase retrospettiva. I valori del fosforo sono passati da (7,01 mg / dL) in FR a (4,89 mg / dL) in FP, ridotti in maniera statisticamente significativa (p = 0,001).
Il costo/anno medio previsto per i pazienti trattati con SO più terapia standard (€ 2.884,32) è stato superiore a € 435,04 (+ 17,76%) rispetto alla sola terapia standard (€ 2449,28).
L’analisi del rapporto costo-efficacia ha mostrato un costo incrementale per paziente responder rispetto all’obiettivo terapeutico di € 652,56 per SO + terapia standard rispetto alla terapia standard (costo annuale previsto).
CONCLUSIONI L’introduzione dell’Ossidrossido Sucroferrico ha consentito un significativo aumento del raggiungimento degli obiettivi terapeutici nei pazienti con iperfosforemia grazie alla migliore aderenza terapeutica. con un aumento dei costi per il Sistema Sanitario Nazionale, che appare nel complesso accettabile.