Autori: A.Mazzarella (1), L.Tartaglione (1,2), S. Rotondi (2), M.L.Muci (2), M.Mele (3), M.Pasquali (1) e S. Mazzaferro (1)
Affiliazioni: 1- Dipartimento di Scienze Cardiovascolari, Respiratorie Nefrologiche, Anestesiologiche e Geriatriche, Pol. Umberto 1, Sapienza Università di Roma. 2- Unità di Nefrologia e Dialisi, ICOT Polo Pontino, Sapienza Università di Roma 3- Servizio di Patologia Clinica, ICOT, Latina
Carenza marziale e resistenza all’Eritropietina (Epo) sono i principali fattori di persistente anemia in pazienti CKD-5D in terapia con Epo. Abbiamo analizzato il valore diagnostico dei seguenti parametri derivati dall’analizzatore Beckman-Coulter (BC) considerati indicatori di deficit di ferro: Low hemoglobin density (LHD), Microcytic anemia factor (MAF) e Red blood cell size factor (RSF). Sono stati arruolati 90 pazienti (52M/38F) e 81 controlli sani (40M/41F). I pazienti presentavano anemia normocitica con valori medi di sideremia, transferrina e ferritina nella norma. Tuttavia i tre parametri BC indicavano ridotta disponibilità di ferro nei pazienti rispetto ai controlli (Fig1). Per identificare la carenza marziale abbiamo diviso i pazienti in base ai valori di TSAT (≥o < 20%) o di Ferritina (≥o < 200 ng/mL). L’unico parametro discriminante è risultato il MAF (Fig2). Inoltre, per valutare la resistenza all’Epo, abbiamo diviso i pazienti in base alla dose settimanale di Epo (resistenza=dose di epoietina >300 UI/Kg/sett o darbepoietina >0,45 mcg/Kg/sett). MAF è risultato più basso nei pazienti resistenti (Fig3) a parità di TSAT, sideremia e ferritina. MAF correlava negativamente con dose media di EPO (Rho=-.213; p=.04) e positivamente con ferritina (Rho=.218; p=.04), sideremia (Rho=.349; p<.001) e TSAT% (Rho=.405; p<.001). In conclusione MAF è risultato un indicatore sensibile di carenza marziale e di risposta all’EPO, potenzialmente utile anche in assenza dei valori di Sideremia, Transferrina, e Ferritina.
