PO 107 – Impatto dell’ ipertensione apparentemente resistente e del controllo pressorio acquisito sulla progressione della malattia renale in pazienti con diabete tipo 2, nefropatia e ipertensione.

Autori: Francesca Viazzi (1), Barbara Bonino (1), Pamela Piscitelli (2), Antonio Ceriello (3), Paola Fioretto (4), Carlo Giorda (5), Pietro Guida (6), Giuseppina Russo (7), Salvatore De Cosmo (2), Roberto Pontremoli (1) and the AMD-Annals Study Group

Affiliazioni: (1) Università degli Studi and IRCCS Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino-IST, Genova, Italy, (2) Department of Medical Sciences, Scientific Institute “Casa Sollievo della Sofferenza”, San Giovanni Rotondo (FG), Italy, (3)Department of Cardiovascular and Metabolic Diseases, IRCCS Gruppo Multimedica, Sesto San Giovanni, Milano, Italy, (4) Department of Medicine, University of Padua, Italy, (5) Diabetes and Metabolism Unit ASL Turin 5 Chieri (TO) Italy, (6) Associazione Medici Diabetologi, Rome, Italy (7) Department of Clinical and Experimental Medicine, University of Messina, Messina, Italy.

Background L’ipertensione apparentemente resistente (aTRH) è molto diffusa nei pazienti con diabete tipo 2 (T2D) e malattia renale cronica (CKD). L’impatto dell’aTRH e del raggiungimento dei target pressori raccomandati sulle variazioni di filtrato glomerulare (eGFR) in pazienti con CKD è scarsamente conosciuto.

Scopi  Indagare l’effetto di aTRH e del controllo pressorio acquisito nel tempo sulla progressione della CKD in pazienti con T2D e ipertensione (HT) seguiti secondo le comuni pratiche cliniche.

Metodi  Abbiamo analizzato i dati clinici di 2778 pazienti diabetic con HT e CKD statio 3 (eGFR basale compreso tra 30 e 60 ml/min) sottoposti a regolari visite cliniche nell’arco di 4 anni. Abbiamo indagato l’associazione tra BPC (definito come ≥ 75% delle visite con BP<140/90 mmHg) e perdita di eGFR (riduzione ≥30% rispetto al basale) o il peggioramento dell’escrezione di albuminuria nel tempo.

Risultati Al basale il 33% dei pazienti presentavano aTRH. Nell’arco dei 4 anni di osservazione, il 20% ha mostrato una diduzione dell’ eGFR >30%. I pazienti con aTRH avevano un aumentato rischio di perdita di eGFR >30% (OR 1.31;  P<0.007). I pazienti con aTRH e BPC avevano un rischio di perdita di eGFR aumentato del 79% (P=0.029) e un rischio di peggioramento dell’albuminuria ridotto del 58% (P=0.001). Nei pazienti non-aTRH non è stata descritta una associazione tra BPC e outcome renale.

Conclusioni Nei pazienti con CKD stadio 3 la presenza di aTRH comporta una più rapida perdita di eGFR. Inoltre sarebbe opportuno riuscire a ridurre le condizioni che favoriscono l’aTRH poichè una volta instaurata, l’aumentato rischio di progressione associato a questa condizione non è migliorabile con un più stretto controllo pressorio.

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