PO 102 – L’UTILIZZO DEL RITUXIMAB IN UNA COORTE DI PAZIENTI CON GLOMERULONEFRITE A LESIONI MINIME E GLOMERULOSCLEROSI FOCALE E SEGMENTARIA

Autori: Giliberti M. (1), Linsalata M. (1), Di Palma AM. (1), Rossini M. (1), Gesualdo L. (1), Manno C. (1)

Affiliazioni: (1) U.O.C. Nefrologia, Dialisi e Trapianti, Dipartimento Emergenza e Trapianti d’Organo, Università degli Studi “Aldo Moro” – Bari

RAZIONALE. Il Rituximab (RTX) è una recente opzione terapeutica per le glomerulonefrite a lesioni minime (GNLM) e glomerulosclerosi focale e segmentaria (GSFS), alternativa ad altri immunosoppressori.

CASISTICA E METODI. Studio osservazionale, retrospettivo, di coorte, monocentrico su 26 pazienti (13 GNLM e 13 GSFS) sottoposti a infusioni di RTX (375 mg/m2). Sono stati trattati pazienti con frequenti recidive, cortico-dipendenza o resistenza, assenza di risposta ad altri immunosoppressori. Sono stati analizzati i parametri clinici e di laboratorio al tempo della diagnosi, della 1° infusione di RTX, a 3, 6, 12 mesi di follow-up.

RISULTATI. L’intera coorte manteneva una funzione renale stabile, mentre la proteinuria presentava una significativa riduzione da 4,50 (1,70-8,30) a 0,10 (0,08 – 0,23) nella GNLM (p<0,001) e da 4,10 (2,50-7,10) a 2,70 (1,10 – 5,30) g/die nella GSFS (p<0,05). Le curve di sopravvivenza mostravano remissione completa nel 77% dei pazienti con GNLM e nel 25% con GSFS. Una remissione parziale si osservava nel 63% di GSFS.

CONCLUSIONI. Lo studio dimostra una rilevante riduzione della proteinuria dopo terapia con RTX, con migliore risposta in termini di remissione completa nei pazienti con GNLM. Al contrario dei dati presenti in letteratura, i risultati dimostrano una elevata frequenza di remissione parziale nella GSFS con sindrome nefrosica cortico-resistente (1,2).

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