PO 01 – Insufficienza renale acuta da rabdomiolisi in corso di terapia con voriconazolo e simvastatina: un’interazione pericolosa

Autori: Laura Bozzoli, Valentina Marchetti, Marcello Neri, Luisa Mazzotta, Manuela Parrini, Valentina Vigo, Riccardo Giusti

Affiliazioni: UOC Nefrologia e Dialisi, Ospedale San Luca, Lucca

Paziente di sesso femminile di 74 anni, in terapia domiciliare con simvastatina 40 mg, inizia  trattamento con voriconazolo 400 mg/die per un quadro di aspergillosi polmonare. Dopo circa 15 giorni si ricovera nel nostro Reparto per comparsa di insufficienza renale acuta oligurica, iperkaliemia e mialgie agli arti inferiori. Dagli esami ematochimici: CPK 65313 UI/L e LDH 2484 UI/L, indicative di grave rabdomiolisi. Iniziamo tempestivamente CVVHD ottenendo una rapida riduzione degli enzimi muscolari, senza però recuperare la funzione renale. La paziente è andata poi incontro ad exitus.
Il severo danno muscolare è stato verosimilmente causato dall’interazione farmacologica fra simvastatina (metabolizzata dal citocromo P4503A4) ed il voriconazolo, potente inibitore del CYP3A4, con conseguente marcato aumento della concentrazione plasmatica di simvastatina e quindi della sua tossicità muscolare. Il voriconazolo così come numerosi antiretrovirali ed alcuni antibiotici (Tabella 1) è un forte inibitore del CYP3A4 e richiede particolare attenzione nella prescrizione e nel controllo delle interazioni farmacologiche in questo caso sospendendo la simvastatina o sostituendola con altre statine meno influenzate dal citocromo P4503A4, in modo da evitare episodi anche fatali di rabdomiolisi.

Tabella 1. Inibitori del citocromo P4503A4 (CYP3A4)

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