CO 5 – BIOMARCATORI SIERICI DI DANNO CARDIACO IN PAZIENTI ASINTOMATICI IN EMODIALISI: RUOLO DI ST2 SOLUBILE (sST2)

Autori: Mancianti N.1, Maresca B.1, Palladino M.1, Salerno G.2, Cardelli P.2, Punzo G.1, Menè P.1, Barberi S.1

Affiliazioni: (1) U.O.C. Nefrologia e Dialisi A.O. Sant’Andrea, Roma, Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Facoltà di Medicina e Psicologia, Università di Roma “Sapienza”; (2) U.O.C. Diagnostica di Laboratorio A.O. Sant’Andrea, Roma, Dipartimento di Medicina Clinica e Molecolare, Facoltà di Medicina e Psicologia, Università di Roma “Sapienza”

INTRODUZIONE Gli eventi cardiovascolari (ECV) costituiscono la prima causa di morte nei pazienti (pz) affetti da IRT in emodialisi (HD). Il ruolo di sST2 come nuovo potenziale biomarcatore di stress cardiomiocitario in HD è stato considerato in pochi studi. Scopo dello studio è stato valutare i livelli di sST2 nella nostra popolazione di emodializzati, comparandoli con biomarcatori “classici” (Troponina I ad elevata sensibilità- hs-cTn I- e BNP). MATERIALI E METODI Abbiamo arruolato 40 pz in HD intermittente da almeno 3 mesi, asintomatici per angor e sindrome coronarica acuta nei 2 mesi precedenti. Per ogni pz sono stati misurati sST2 (Presage sST2 Assay) pre e post-HD; BNP, hs-cTn I (Abbot Architect), Hb,Ca,P,PTH,pre-HD. Sono state inoltre valutate le variabili demografiche-anamnestiche, dialitiche ed ecocardiografiche della popolazione, successivamente osservata per 16 mesi. RISULTATI Durante il periodo di osservazione si sono verificati 11 ECV. Tutti i marcatori correlano in maniera significativa con la probabilità di andare incontro ad ECV (Tab.1-Tab.2). L’incremento di sST2 si associa significativamente ad età dialitica (p 0,004) e parametri ecocardiografici indicativi di ipertrofia ventricolare sinistra (LV mass Index p 0,0001, SIVd p 0,015) e di alterata funzione sistolica (SmVdx p 0,019). I valori sST2 post-HD sono risultati lievemente inferiori ai pre-HD (media sST2 pre-HD 19,57 ± 0,83 ng/ml, media sST2 post-HD 16,89 ± 0,66 ng/ml) (Tab.3). CONCLUSIONI Alti livelli sierici di sST2 (pre/post HD), si associano ad aumentato rischio di ECV e correlano con parametri ecocardiografici indicativi di danno cardiaco funzionale e strutturale. Occorrono ulteriori studi per confermare l’utilità di sST2 nella stratificazione del rischio cardiovascolare nella popolazione HD.

Tab.1Tab.2

Tab.3

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