CO 17 – ANTICOAGULAZIONE CON EPARINA E CITRATO IN CORSO DI CPFA-HF NEI PAZIENTI GRANDI USTIONATI CON AKI E SHOCK SETTICO: DATI PRELIMARI IN 26 PAZIENTI

Autori: Campagna Marco (1), Mariano Filippo (1), Mella Alberto (1), Hollo’ Zsuzsanna (1), Bergamo Daniela (1), Stella Maurizio (2) e Biancone Luigi (1)

Affiliazioni: (1) S.C. Nefrologia, Dialisi e Trapianto U, Ospedale CTO, AOU Città della Salute e della Scienza, Università di Torino (2) Chirurgia Plastica Grandi Ustionati, Ospedale CTO, AOU Città della Salute e della Scienza, Torino

L’anticoagulazione in corso di coupled-plasma filtration adsorption (CPFA-HD) rimane un elemento critico e controverso, capace di condizionare l’efficienza della metodica e l’andamento clinico del paziente. Scopo del presente lavoro è una revisione retrospettiva della esperienza con CPFA-HD, in una popolazione omogenea e ben caratterizzata, con il confronto tra anticoagulazione sistemica con eparina e regionale con citrato.

Di 154 pazienti Grandi Ustionati (GU) sottoposti a terapia sostitutiva dialitica dal 2001 al 2012, 26 pazienti con shock settico refrattario ed AKI sono stati trattati con CPFA-HD (totale 173 sessioni). Di questi, 19 sono stati trattati con eparina non frazionata (128 sessioni, Gruppo Eparina) e 7 con citrato (43 sessioni, Gruppo Citrato). Il gruppo Eparina ed il gruppo Citrato risultavano non avere differenze significative in superficie di ustione ed età, e lo score di mortalità prevista era sovrapponibile (revised Baux index, p 0.541, Tab. 1). In termini di efficienza di metodica, nel gruppo Citrato le sessioni hanno avuto durata maggiore (p<0.05), con flussi piu’ elevati di effluente (p<0.05) e maggiore quantita’ di plasma trattato (p 0.112)(Tab. 2). Nel gruppo Citrato (citratemia circuito 3.6 mmol/L) non si sono avuti episodi emorragici rispetto a 6 episodi presenti nel gruppo Eparina (eparina 900 U/ora, p <0.05, Tab. 2). A fronte di una mortalità globale del 57.7% (15/26, Tab. 1), la curva di sopravvivenza di confronto tra i gruppi Citrato e Eparina non dimostrava differenze significative (Fig. 1).

Questi dati preliminari dimostrano che in una popolazione omogenea e selezionata con shock settico refrattario e AKI la CPFA-HD con citrato garantisce elevati livelli di sicurezza e di efficienza, e minori complicanze emorragiche.


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