Negli esigui studi in letteratura emerge che la maggior parte delle exit-site infection (ESI) sia causata da stafilococchi (St. aureus 50-75%; St. epidermidis 20%).
La prevenzione delle ESI ha inizio già nel momento del posizionamento del catetere peritoneale (prevenzione chirurgica):
1990: l’immissione in commercio dei cateteri Swan-neck suggeriva una direzione dell’ ES verso il basso → miglior drenaggio di materiale di desquamazione, sporcizia e sapone durante l’igiene personale à il costo del catetere elevato, la difficoltà di posizionamento e soprattutto la non evidenza clinica ne hanno fatto cadere l’uso
1995: Favazza propone un tunnel ad ampio raggio con emergenza verso il basso → rischio di migrazione elastica della cuffia del catetere
2000: Bertoli propone il Silver plated ring → utilizza l’efficacia antibatterica dell’ argento con buoni risultati, ma casi di erosione cute ES.
2002: tecnica di Moncrief → estrazione tratto terminale del catetere traumatizza la cute e rende il tunnel aggredibile
Dopo il posizionamento una cura scrupolosa dell’ exit-site è fondamentale:
Rispetto dell’ES: igiene, protezione da traumi, evitare bagni in acqua dolce…
Utilizzo della mascherina durante la medicazione
Medicazione accurata con frequenza almeno trisettimanale (Tanaka, 2002 e al., in un ampio gruppo di pazienti ha utilizzato una medicazione occlusiva che veniva sostituita ogni 7, 14, 21, 28 e 35 gg senza differenza osservabile nella positività dei campioni tra i vari gruppi)
Profilassi nei portatori di St.aureus (tampone nasale) nelle vie aeree superiori con mupirocina (Tacconelli, 2003 e al., in una metanalisi di 2445 pazienti in 10 studi pubblicati sia sulla dialisi peritoneale che sull’emodialisi, conferma l’efficacia della mupirocina nell’ottenere una riduzione del 63 % delle infezioni dell’ emergenza cutanea)
In considerazione delle proprietà dell’argento e dell’importanza della medicazione dell’ES, si è adottata una medicazione con rete a rilascio di argento (Exit-Pad-Ag; Emodial srl)
La presenza di una retina a base di argento ionico esplica una azione antibatterica immediata e di lunga durata contribuendo a ridurre il rischio di infezioni locali dell’exit-site o del tunnel e sistemiche. Contribuisce a prevenire gli arrossamenti della cute determinati dall’azione meccanica di sfregamento del catetere.
Due gruppi di pazienti omogenei per età e metodica dialitica sono stati randomizzati e trattati con medicazione dell’ES standard giornaliera (gruppo A) e con Exit-Pad-Ag (gruppo B) trisettimanalmente. Tempo di osservazione 20 mesi circa.
Si è inoltre osservata, seppur non statisticamente significativa, una riduzione dell’incidenza di peritoniti nel gruppo B. 4 peritoniti nel gruppo A erano correlate ad ESI da Staphylococcus aureus.
Il gruppo Exit-Pad-Ag ha avuto incidenza di ESI significativamente inferiore ed anche incidenza inferiore di peritoniti. In entrambi i gruppi non vi sono state infezioni del tunnel sottocutaneo (ecografia del tunnel ad inizio, fine osservazione e ad ogni episodio infettivo).