INFEZIONE DELL’EMERGENZA CUTANEA IN DIALISI PERITONEALE

SESSIONE POSTER I

INFEZIONE DELL’EMERGENZA CUTANEA IN DIALISI PERITONEALE

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INTRODUZIONE

Le infezioni dell’emergenza cutanea (ES) del catetere peritoneale sono una temuta complicanza della dialisi peritoneale predisponendo a peritoniti ed influenzando il dropout della metodica (Figura 1). In particolare, le infezioni da Staphyloccoccus Aureus e da Pseudomonas Aeruginosa sono frequentemente associate a peritoniti (Kam-Tao Li-2010 [1] (full text)). Le best practice internazionali suggeriscono l’utilizzo di mupirocina quale profilassi delle infezioni dell’emergenza cutanea da Staphyloccoccus Aureus (Al-Hwiesh AK-2013 [2]). Nel nostro Centro tale profilassi non è adottata di routine.

CASISTICA E METODI

È stato eseguito uno studio osservazionale retrospettivo, dal 1/1/2008 al 31/12/2013, su 228 pazienti prevalenti in dialisi peritoneale, con la valutazione delle infezioni dell’exit-site.

RISULTATI

Nei cinque anni di follow-up, 77 (33.8%) pazienti sviluppavano un’infezione dell’ES (ESI): il 67% un unico episodio, il 33% due o più episodi, per un totale di 117 eventi (0.24 episodi/paziente-anno). Nel 53% dei casi si isolavano germi Gram positivi (di cui 52% Staphyloccoccus Aureus), nel 33% germi Gram negativi (di cui 71% Pseudomonas Aeruginosa) (Figura 2); nel 7% flora polimicrobica, nel 1% miceti. Nel 7% dei casi il referto non era disponibile o il tampone colturale era negativo. L’ecografia del tunnel sottocutaneo veniva effettuata nel 26% dei casi, tutti a lenta risoluzione, con riscontro di segni d’infezione nell’87%. Durante l’osservazione sono stati diagnosticati 123 episodi di peritonite (1 episodio/48 mesi-paziente) di cui cinque (4%) provocati dallo stesso germe responsabile dell’ESI; in un caso è stata necessaria l’avulsione del catetere peritoneale con trasferimento ad HD. La durata mediana delle ESI è risultata essere di 2.1 mesi (IQR 1.2-4.7, range 0.1-31.4), il 93% delle quali è guarito; in quattro pazienti l’infezione era ancora in corso al termine dell’osservazione; tre pazienti sono deceduti per altra causa durante ESI. La guarigione (Figura 3) è stata ottenuta con terapia topica nel 52% (con o senza infiltrazione antibiotica e/o causticazione); la terapia sistemica è stata associata nel 34% dei casi mentre in 13 casi (11%) si è resa necessaria una procedura chirurgica [avulsione del catetere, cuff-shaving (Figure 4-5), sostituzione del catetere] per ottenere la guarigione (Figura 6).