IL DECRETO GIUNTA REGIONALE (DGR) “RETE NEFROLOGICA LOMBARDA: APPROVAZIONE DEI DOCUMENTI DEI GRUPPI DI APPROFONDIMENTO TECNICO (GAT)” COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ PER GLI ACCESSI VASCOLARI (AV)

Accessi vascolari

IL DECRETO GIUNTA REGIONALE (DGR) “RETE NEFROLOGICA LOMBARDA: APPROVAZIONE DEI DOCUMENTI DEI GRUPPI DI APPROFONDIMENTO TECNICO (GAT)” COME STRUMENTO DI MIGLIORAMENTO PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’ATTIVITA’ PER GLI ACCESSI VASCOLARI (AV)

comunicazione

Figura 1 di 12.

Titolo e Autori


Figura 2 di 12.

La DGS Regione Lombardia ha recentemente istituito, nell’ambito della Rete di Patologia Nefrologica (ReNe), alcuni Gruppi di Approfondimento Tecnico (GAT) costituiti da Nefrologi, per affrontare, individuando criteri e comportamenti condivisi, tematiche di rilevanza clinica/organizzativa.

La DGS Regione Lombardia ha manifestato il proprio interesse alla patologia nefrologica rendendosi conto che questa rappresenta un elevato costo e comporta un alto impatto socio-sanitario. Vuole d’altra parte garantire a tutti gli utenti la stessa qualità di cure indipendentemente dalla struttura a cui si rivolgono.

Per questo motivo ha ritenuto indispensabile una organizzazione a rete. Viene quindi istituita la Rete Nefrologica Lombarda e vengono identificati alcuni professionisti per la stesura di PDTA relativi ad alcuni aspetti ritenuti critici


Figura 3 di 12.

Un sottogruppo è stato riservato agli AV, ritenuto un punto critico, viste le criticità, documentate a livello regionale, in parte legate alle caratteristiche dei pazienti che giungono al trattamento, in parte a problematiche organizzative quali la disuniformità di organizzazione e di tipologia di prestazioni fra le diverse strutture nefrologiche lombarde, criticità relative alla disponibilità di sale e al coordinamento.

Emerge infine la necessità di integrare diverse figure professionali (nefrologo, chirurgo vascolare, radiologo interventista, infermiere di dialisi) e quella di formare e aggiornare gli operatori


Figura 4 di 12.

I diversi sottogruppi hanno elaborato documenti specifici che, previa revisione dei professionisti del GAT, sono stati sottoposti all’approvazione della DGS.La DGS ha approvato gli elaborati e questi sono stati pubblicati con Decreto di indirizzo (DGR Lombardia N°1074, 12 febbraio 2013).


Figura 5 di 12.

La DGS ha quindi trasmesso copia del Decreto a tutte le AO, inserendo gli indirizzi applicativi in esso contenuti fra gli obiettivi del Direttore Generale (la cui realizzazione rientra fra i criteri di valutazione del loro operato, e quindi della loro retribuzione di risultato).I DG a loro volta hanno trasmesso i punti di competenza ai Responsabili delle Strutture per la loro applicazione.


Figura 6 di 12.

Il DGR prevedeva, fra gli altri punti, l’istituzione formalizzata del “Team aziendale degli AV”, formato da diversi operatori (Nefrologo, Chirurgo vascolare, Radiologo Interventista, Infermiere di dialisi) dei quali uno con funzioni di Coordinatore, lo svolgimento delle procedure da parte degli operatori individuati secondo precise e comprovate competenze e periodiche verifiche, con eventuale aggiornamento delle funzioni.


Figura 7 di 12.

La pubblicazione del DGR e la sua individuazione fra gli Obiettivi Regionali ha favorito il superamento di criticità presenti nella nostra struttura.Sono stati formalizzati percorsi approvati dal Sistema di Qualità Aziendale, con individuazione di indicatori di risultato.

La procedura prevedeva:

– nomina componenti team

– responsabilità

– documenti di registrazione

– modalità di accettazione, programmazione, tempistica in elezione e urgenza (NB: il GAT prevede che l’ostruzione della FAV debba essere considerata procedura d’urgenza)

– indicatori di qualità, programma di periodica revisione e di addestramento nuovi operatori.

La procedura è stata approvata, previa valutazione dell’Ufficio Qualità e del Comitato per la Valutazione del Codice Etico Aziendale.

La sua applicazione è diventata quindi un obbligo per tutte le Strutture della Azienda Ospedaliera.


Figura 8 di 12.

I percorsi sono stati redatti tenendo conto delle linee guida SIN,


Figura 9 di 12.

delle linee guida SICVE e delle più recenti indicazioni della letteratura.


Figura 10 di 12.

Con l’applicazione della procedura Aziendale, si è ottenuto il passaggio dalla gestione prevalente dell’attività per AV da parte delle Chirurgia Vascolare a quella condivisa, con funzioni di Coordinamento affidate alla Nefrologia.

Sono state inoltre attivate sedute operatorie dedicate agli AV, programmate e gestite dalla Nefrologia, evitando le criticità legate alla condivisione delle sale con altre SC Chirurgiche, assicurando le urgenze e riducendo i tempi di attesa per interventi in elezione.


Figura 11 di 12.

Conclusioni.

A nostro giudizio, la nostra esperienza dimostra come interventi di Organismi Istituzionali Regionali, che recepiscano e rafforzino procedure e linee guide condivise a livello nefrologico, possono intervenire favorevolmente alla soluzione di criticità ospedaliere locali, con significativi miglioramenti in termini di qualità clinica ed efficienza organizzativa.


Figura 12 di 12.

BIBLIOGRAFIA

1. Decreto n. 1074 del 12/2/2013 – Rete Nefrologica Lombarda – Approvazione dei documenti elaborati dal Gruppo di Approfondimento Tecnico (GAT) “Network prevenzione diagnosi e cura delle patologie nefrologiche (accedi)

2. Carbonari L., Galli F., Tazza L.Team dell’accesso vascolare: modelli organizzativi.TN&D 24(n. 1), 2012; 2-8

3. Berardinelli L., Frosini P., Gessaroli MProposta di Linee Guida per gli Accessi Vascolari per Emodialisi (accedi)

4. S. Libardi, G. Bacchini e G. PontorieroLa gestione dell’Accesso Vascolare nei pazienti in dialisi: il contributo dello Studio DOPPS.TN&D XII (n.1), 2010; 27-33.