Cura e gestione dell’emergenza cutanea in Dialisi Peritoneale

SESSIONE POSTER I

Cura e gestione dell’emergenza cutanea in Dialisi Peritoneale

poster

INTRODUZIONE

L’infezione dell’emergenza cutanea (EC) rappresenta una delle principali complicanze della Dialisi Peritoneale (DP) e causa di drop-out dalla metodica. Uno degli agenti eziologici più frequenti è lo S. Aureus (SA) (Eisele G.,et al, Relationship between peritonitis and exit-site infections in CAPD, 1992 [1]; Gupta B, Piraino B et al, Peritonitis associated with exit-site and tunnel infections, 1996 [2]). Diversi studi hanno dimostrato che questo germe è particolarmente pericoloso per la sopravvivenza del catetere peritoneale (CP) determinandone la rimozione in circa la metà dei casi. Negli ultimi anni molti studi hanno dimostrato l’associazione tra infezione dell’EC e presenza di SA nelle fosse nasali dei pazienti e del care-giver. Tale associazione può essere annullata effettuando uno screening con il tampone nasale e terapia antibiotica locale in caso di positività (Dell’aquila R. et al, Diagnosis and therapy of exit-site infection in Peritoneal Dialysis, 2011 [3]). La prevenzione è dunque considerata essenziale per il mantenimento efficace del CP e della DP. La cura del punto di uscita del CP e una attenta e meticolosa tecnica “no-touch” durante il trattamento dialitico, prevengono e soprattutto riducono il rischio di infezione (Li PK, Piraino B et al, Peritoneal Dialysis-Related Infections recommentations: 2010 update [4] (full text)).

SCOPO

La corretta gestione, cura e mantenimento dell’EC richiede un attento monitoraggio dall’immediato post-impianto del CP fino alla fase della completa autogestione del paziente e/o care-giver. L’obiettivo del nostro lavoro è stato di monitorare in larga scala con un Database Regionale (DR) le modalità operative della medicazione dell’EC e avviare percorsi comuni e condivisi finalizzati alla prevenzione delle infezioni.

MATERIALI E METODI

Il Gruppo di lavoro ha elaborato e somministrato un questionario sulle modalità di gestione e cura dell’ EC ai centri di DP della Regione Toscana per rilevare e analizzare le modalità operative in condizioni di normalità e/o di infezione, i dispositivi utilizzati e lo strumento di sorveglianza. In fase successiva è stato realizzato un DR che ha permesso di effettuare una analisi comparativa di tutti i dati al fine di ricercare gli elementi essenziali per l’ottimizzazione della cura (Figure 1-2). Attraverso la compilazione del DR sono state analizzate le complicanze precoci e tardive dell’EC, la diagnostica, gli schemi di trattamento, gli esiti e il re-training.

RISULTATI

Dall’analisi dei dati del questionario è emersa una difformità di comportamenti relativamente alla gestione della cura dell’EC. Pertanto il Gruppo Toscano di DP ha redatto un documento adattato e aggiornato alle evidenze scientifiche, con lo scopo di uniformare in tutti i centri le modalità operative relative alla gestione dell’EC. Dalla raccolta dati sui pazienti prevalenti anno 2013, è emerso che, attualmente, in linea con le raccomandazioni delle Best Practice, la gestione sanitaria dell’EC è a carico del Team Infermieristico DP GdSDP The Peritoneal Dialysis Catheter, J. Nephrol.2013, Nov-Dec; 26 Suppl. 21:4-75 [5] ( Figura 3), mentre in passato era gestita anche da personale infermieristico non dedicato. Inoltre si rileva una maggiore appropriatezza nella identificazione del germe responsabile dell’infezione dell’EC grazie ad una migliore accuratezza del processo diagnostico, verosimilmente correlabile alla gestione da parte del  Team dedicato ( Figura 4) (ISDP position steatment on reducing the risk of Peritoneal Dialysis- related Infections 2011 [6] (full text))

CONCLUSIONI

Il documento elaborato “Cura dell’emergenza cutanea” ha lo scopo di definire e condividere i criteri e gli strumenti per l’esecuzione e la gestione della EC, in linea con le evidenze delle Linee Guida Internazionali e delle Best Practice, permettendo, attraverso la condivisione, di uniformare i modelli operativi in tutti i centri Toscani. Inoltre la realizzazione di un DR consente il monitoraggio degli eventi infettivi dell’EC, che attualmente risulta essere una criticita’ segnalata anche dalle ISPD (ISDP position steatment on reducing the risk of Peritoneal Dialysis- related Infections 2011 [6] (full text)). Permette inoltre di verificare e monitorare i risultati ottenuti consentendo la definizione di indicatori e standard regionali da raggiungere e mantenere nel tempo. Questo ha stimolato anche nuove proposte tra le quali la presentazione di un kit unico regionale per la cura dell’EC, nell’ottica di un piano di miglioramento della prevenzione e gestione degli eventi infettivi.

Indicatori di esito per il monitoraggio delle infezioni

N emergenze cutanee infette

______________________

N pazienti anno

N tamponi positivi

________________

N tamponi eseguiti su EC sospette