ADDESTRAMENTO O TRAINING: IL RUOLO DEL TRAINER IN DIALISI PERITONEALE

SESSIONE POSTER I

ADDESTRAMENTO O TRAINING: IL RUOLO DEL TRAINER IN DIALISI PERITONEALE

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INTRODUZIONE

La Dialisi Peritoneale (DP) è un trattamento domiciliare, gestito dal paziente e/o care-giver i quali devono apprendere e fare propri competenze e comportamenti indispensabili a poter effettuare autonomamente il trattamento dialitico. Il successo della terapia dipende in gran parte da questo processo di apprendimento e dall’acquisizione di tecniche pratiche e conoscenze cliniche da mantenere in maniera efficace e adeguata nel tempo. L’infermiere dedicato in DP gioca un ruolo centrale nella relazione con il paziente, per cui oltre alle conoscenze tecniche e cliniche deve acquisire, come raccomandato dalle Linee Guida ISDP ( Bernardini J. Peritoneal Dialysis Patient Training 2006 [1] (full text)) competenze relazionali e comunicative, credere fermamente nelle capacità di autocura della persona (Lan Wang et al Empowement of Patients in the process of rehabilitation 2006 [2] (full text)) e deve acquisire una formazione specifica nell’educazione dell’adulto. La formazione continua è indispensabile affinchè le conoscenze acquisite non diventino obsolete. Con queste premesse e attraverso audit regionali e corsi di formazione, il Gruppo Toscano (GT) di DP ha sentito la necessità di ridiscutere la differenza tra Training (T)  e addestramento: il T è un percorso educativo e formativo, e rappresenta una fase dell’educazione terapeutica (ET) (V.Paris “Il ruolo dell’educazione terapeutica nell’adattamento e qualità della vita del paziente nefropatico oggi ” GIN anno 25 no3 2008 [3]) nella quale si prende in carico la persona assistita dal momento della scelta del trattamento dialitico, fino alla sua completa autonomia; l’addestramento è solo acquisizione di abilità tecniche.

SCOPO

Il T non può essere standardizzato nè per i pazienti, poichè si deve tenere conto delle attitudini psicosociali di ognuno, nè per i centri dialisi a causa delle varie tipologie organizzative di ciascun centro. Tuttavia si è  costituito il GT di DP per far fronte all’esigenza di elaborare percorsi comuni da adottare in tutti i centri toscani attraverso incontri di lavoro programmati e strutturati. L’obiettivo del gruppo è creare strumenti di  valutazione del percorso educativo di T.

MATERIALI E METODI

Il GTdi DP ha elaborato e somministrato un questionario ai singoli centri di DP della Regione Toscana per rilevare le modalità di svolgimento del percorso educativo di T e Re- training. Sulla base dei dati ottenuti è  stato redatto il documento “Training e re-training del paziente e/o care-giver in trattamento dialitico  peritoneale”. 

RISULTATI

In seguito ad una prima analisi del questionario è emersa una diversità di comportamenti nei vari centri regionali. Dopo un’attenta revisione della letteratura scientifica, è stata elaborata una procedura in cui sono stati condivisi gli argomenti che tutti i centri regionali devono affrontare nel percorso educativo e quali obiettivi devono essere raggiunti. Il risultato del lavoro svolto ha portato alla costruzione di una “Check-list” in cui si definiscono le tappe del percorso educativo, dalla fase preliminare, al T teorico e pratico fino alla visita domiciliare (Figura 1).

CONCLUSIONI

La stesura del documento “Training e re-training del paziente e/o care-giver in trattamento dialitico domiciliare” condiviso e diffuso a tutti i centri DP della Toscana ha permesso ai Trainers di uniformare il  percorso educativo strutturandolo in fasi di apprendimento con l’obiettivo di raggiungere la completa autonomia del paziente. La tappa successiva del nostro lavoro sarà quella di utilizzare scale di valutazione educative rifacendosi ai modelli teorici già esistenti e costruire strumenti comuni di valutazione per verificare l’apprendimento dei contenuti teorico-pratici. Infine, sarà interessante raccogliere un feedback relativamente alle modalità di insegnamento svolto al fine di identificare i punti di forza e di debolezza del metodo. La Check-list è fondamentale per supportare e orientare il Trainer durante le fasi del percorso educativo, al fine di garantire la sicurezza del paziente e la durata della metodica. A supporto di questo concetto ci  sono segnalazioni in letteratura in cui sembra essere presente una correlazione tra “anzianità” del Trainer e incidenza delle infezioni. (Crow K.M. et al, Influence of Peritoneal Dialysis Training nurses’ experience on peritonitis Rates, 2007 [4] (full text) Potrà essere interessante verificare questi risultati nella nostra regione utilizzando gli strumenti che il GT sta elaborando.