VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE NEL PAZIENTE IN EMODIALISI. UN APPROCCIO BASATO SULL’EDUCAZIONE ALIMENTARE

Razionale

La malnutrizione proteico-calorica (MPC) gioca un ruolo decisivo nell’aumetata morbidità e mortlità dei pazienti in emodialisi (Gracia-Iguacel C, González-Parra E, Barril-Cuadrado G et al. Defining protein-energy wasting syndrome in chronic kidney disease: prevalence and clinical implications. Nefrologia : publicacion oficial de la Sociedad Espanola Nefrologia 2014;34(4):507-19 [1] [1] (full text); Go AL,  et al. Chronic kidney disease and the risks of death, cardiovascular events, and hospitalization. N Eng J Med 2004  [1] (full text) ; ) ed è caratterizzata da alterazioni biochimiche, antropometriche e funzionali. LA MPC è secondaria a: alterazioni del metabolismo proteico, stato ipercatabolico, persistente tossicità uremica (Kovesdy CP, George SM, Anderson JE, Kalantar-Zadeh K. Outcome predictability of biomarkers of protein-energy wasting and inflammation in moderate and advanced chronic kidney disease. Am J Clin Nutr 2009; 90:407-414 [2] (full text)).Ikizler TA1, Cano NJ, Franch H, Fouque D, Himmelfarb J, Kalantar-Zadeh K, Kuhlmann MK, Stenvinkel P, TerWee P, Teta D, Wang AY, Wanner C; International Society of Renal Nutrition and Metabolism Prevention and treatment of protein energy wasting in chronic kidney disease patients: a consensus statement [3]). Diverse metodiche valutano lo stato nutrizionale ma nessuna ha i requisiti da sola per la completa valutazione nutrizionale.  [4] (full text) Ruperto M, Sánchez-Muniz FJ, Barril G et al. A clinical approach to the nutritional care process in protein-energy wasting hemodialysis patients. Nutricion hospitalaria 2014 Apr 1;29(4):735-50  [4]

Abbiamo valutato prospetticamente lo stato nutrizionale in una popolazione di emodializzati in dialisi cronica per individuare la prevalenza di MPC basale e la validità di un intervento mirato sulla educazione alimentare del paziente, con l’obiettivo di migliorare lo stato nutrizionale e l’outcome del paziente dializzato.

Casistica e Metodi

Abbiamo valutato per 8 mesi 23 pazienti (13 F, 14 M, età media 74±4 aa), in dialisi stabilmente da almeno 12 mesi. Mensilmente i dietisti hanno valutato parametri antropometrici, biochimici e test sulla qualità della vita (SGA), e nei casi di MPC hanno fornito indicazioni dietetiche e integrazioni nutrizionali. L’adeguatezza dialitica è stata valutata con il Kt/V mediante formula di Daugirdas semplificata. 

Risultati

Al T0 abbiamo evidenziato che tutti i pazienti erano moderatamente malnutriti (SGA 7-35). In tutti i pazienti è stato quindi effettuato l’intervento nutrizionale. Al termine dello studio abbiamo ottenuto un significativo miglioramento dello stato nutrizionale (SGA= 10.5, p< 0.04) con riduzione dell’acqua corporea (TBW =21.6, p< 0.05), legato però ad un aumento del BMI ( 24.6, p < 0.0125) e della massa grassa (FM= 14.5 p< 0.0018). Abbiamo inoltre evidenziato un trend non statisticamente significativo nell’incremento del Kt/V e dei parametri biochimici di nutrizione. 

Conclusioni

L’intervento nutrizionale con integrazione di aminoacidi essenziali è stato efficace nel prevenire la MPC, ma non nel migliorare il profilo metabolico dei pazienti. Probabilmente sarà necessario un approccio educativo più precoce che inizi già nelle fasi inziali di IRC, con una personalizzazione del piano dietetico