UN CASO CLINICO DI PERITONITE SCLEROSANTE INCAPSULANTE

INTRODUZIONE

La peritonite sclerosante incapsulante (EPS) rappresenta una delle complicanze più serie della dialisi peritoneale (DP). L’incidenza varia tra lo 0,54% e il 4,4%, Kawaguchi Y – 2011  [1] (full text) associata però ad un’elevata mortalità, variabile tra il 25,8% e il 56,5% Johnson DW – 2010 [2]. L’eziologia è multifattoriale, e non del tutto nota; giocherebbero un importante ruolo la durata della DP, la scarsa biocompatibilità delle soluzioni dialitiche, l’esposizione al glucosio e ai suoi prodotti di degradazione, gli episodi di peritonite.

La diagnosi si basa sui sintomi clinici riferibili a interessamento addominale (anoressia, nausea, vomito, stipsi, perdita di peso), i reperti radiologici e quelli istopatologici. La terapia include il trattamento medico (steroidi, immunosoppressori, tamoxifene ) e quello chirurgico Nakamoto H – 2005 [3] (full text)

MATERIALI E METODI

Riportiamo il caso di un paziente di 38 anni, in dialisi peritoneale automatizzata presso il nostro centro per un totale di 69 mesi. A 60 mesi dall’inizio della DP ha presentato un episodio di peritonite da Enterobacter amnigenus.

Dopo ulteriori 9 mesi è stato ricoverato per un episodio di peritonite da Escherichia coli, e a 10 giorni dalla sospensione della terapia antibiotica ha presentato un terzo episodio di peritonite (da Stafilococcus epidermidis). Per tale motivo è stato rimosso il catetere peritoneale e, contestualmente, è stata praticata la biopsia del peritoneo.

La biopsia ha posto in evidenza la presenza di tessuto connettivo di spessore aumentato in modo variabile nel tessuto da 40 a 100 micron; presenza di neovasi in numero importante con modesta infiltrazione linfomonocitaria.

Il paziente è stato trasferito in emodialisi e, dopo 7 mesi, ha presentato un quadro clinico caratterizzato da crampi addominali, stipsi, nausea e vomito.

L’ecografia ha mostrato un versamento peritoneale lievemente corpuscolato e fortemente loculato Figura 0, e la paracentesi evacuativa ha dato esito a un drenaggio di circa 2300 ml di liquido siero-ematico. E’ stata successivamente praticata tomografia assiale computerizzata (TC ) con evidenza un diffuso ispessimento del peritoneo parietale e viscerale (3 mm) Figura 2.

RISULTATI

È stata iniziata terapia con steroidi (Deltacortene) a cui, successivamente, è stato aggiunto il tamoxifene a una posologia di 20 mg/die.

Attualmente, a 8 mesi dall’inizio della terapia steroidea e a 7 da quella con tamoxifene, il paziente presenta buone condizioni generali, non presenta sintomi gastrointestinali degni di nota. La proteina C reattiva (PCR) e l’albumina sono nella norma e, alla TC di controllo, si evidenzia una riduzione dello spessore del peritoneo (2 mm).

CONCLUSIONI

La peritonite sclerosante rappresenta una rara ma severa complicanza della dialisi peritoneale. È fondamentale una diagnosi precoce per poter iniziare tempestivamente un efficace trattamento.