SUCCESSO DEL TRATTAMENTO CON COUPLED PLASMA FILTRATION ADSORPTION (C.P.F.A.) IN UN CASO DI SHOCK SETTICO IN UREMICO CRONICO TERMINALE

RAZIONALE

La C.P.F.A. è una metodica emodepurativa accoppiata con l’emofiltrazione che rimuove citochine attraverso una cartuccia adsorbente. La C.P.F.A. è impiegata nella sepsi e nella insufficienza multi-organo secondaria allo shock settico. Presentiamo un caso trattato nel nostro reparto e conclusosi con successo nonostante la gravità del quadro clinico.

CASISTICA E METODI

Uomo di 69 anni con IRC V stadio, cardiopatia ischemica cronica, pregressa aneurismectomia aorta addominale ed endoprotesizzazione dell’aorta toracica discendente, broncopatia cronica. Ricovero in nefrologia il 29/7/2014 per alvo diarroico e febbre resistenti alla loperamide ed al ceftriaxone. All’ingresso: paziente confuso, dispnoico, ipoteso (80/60 mmHg), anurico, saturazione di O2 al 92%. Il 30/7/2014, dopo posizionamento di catetere in vena femorale destra, si iniziava trattamento depurativo con CVVHDF. Venivano prescritti imipenem e teicoplanina. Il 31/7/2014, nonostante la ripresa della diuresi (350 cc/die) e la regressione della diarrea, persisteva febbre con ipotensione per cui, dopo infusione di noradrenalina, dati i segni franchi di shock settico, si iniziava C.P.F.A. (tre sedute in tre giorni consecutivi; 30 ore di emoperfusione e 72 ore di HDF), in aggiunta al trattamento con linezolid e ceftazidime (in tabella I e figura1 sono riportati i parametri del paziente nel periodo di studio ed in corso di C.P.F.A.).

RISULTATI

Il 3/8/2014: paziente apirettico, vigile, collaborante con pressione arteriosa di 110/60 mmHg, diuresi 600 cc/die. Nei giorni seguenti: diuresi copiosa pur persistendo lo stato di uremia cronica terminale per cui si proseguiva con trattamento emodialitico. L’esito delle emocolture eseguite nei primi giorni di ricovero dimostrava positività per staphylococcus epidermidis, enterococcus gallinarum, klebsiella pneumoniae e clostridium difficile. Durante tutta la degenza il paziente proseguiva il trattamento emodialitico cronico trisettimanale con stabilità emodinamica. Il 30/10/2014 veniva dimesso.

CONCLUSIONI

Nel caso clinico presentato la C.P.F.A., insieme ad una congrua terapia antibiotica ed alla giusta terapia di supporto, ha consentito la risoluzione di un quadro di sepsi severa mista con shock in soggetto con uremia cronica terminale.

TABELLA I

  29/7/14 31/7/14 1/8/14 2/8/14 04/08/14
  ricovero I CPFA II CPFA III CPFA  
Creatininemia (mg/dl) 5 5 4,3 4.9 3,37
Urea (mg/dl) 177 176 161 177 185
Leucociti (x103/ml) 11,8 15,8 13,5 7,8 4,21
Fibrinogeno (mg/dl) 2,37 372 417    
PT% 55 1,47 1,10 1,07 1,03
PTT sec 30,5 0,9 7,40 2,25 1,06
PCR (mg/dl) 34,32 35,8     5,78
T.C. (°C) 39,4   36   37
PA (mmHg) 80/50 100/60 105/60 110/60  
Diuresi (ml) anuria 350   600