Razionale
La febbre nei pazienti in dialisi è un allarme, e può rappresentare la manifestazione di patologie sistemiche, tra cui infezioni come endocarditi, polmoniti e dell’accesso vascolare. Tra le patologie infettive che negli ultimi anni si presentano nei pazienti in emodialisi occorre ricordare la spondilodiscite. Questa è una infezione del disco vertebrale e delle vertebre contigue, a genesi prevalentemente infettiva, caratterizzata da febbre persistente e rachialgia.
Casistica e Metodi
L’aumento dei casi di spondilodiscite nella popolazione in dialisi è legato al maggior ricorso al cateterismo venoso centrale a lunga permanenza, come accesso vascolare per emodialisi,ed alla chirurgia endovascolare per le trombosi dell’accesso da dialisi, col conseguente maggior rischio di complicanze infettive.
Nel nostro centro in ventiquattro mesi, dodici (12) pazienti della popolazione dialitica hanno presentato ripetuti episodi febbrili di tipo settico e lamentato rachialgia. A seguito di ciò venivano eseguiti esami strumentali radiologici (Rx, Ecografia, TC) per identificare il focus infettivo, oltre alle colture ematiche che avevano registrato la positività alle colture ematiche a diversi germi (Streptococco, Enterococco, Stafilococco).
Di questi casi quattro dimostravano essere episodi di spondilodiscite.
Risultati
I nostri quattro (4) casi (2 uomini e 2 donne) avevano età media di 76 ± 8 anni, età dialitica media di 24 mesi; gli accessi vascolari erano suddivisi, due FAV e due CVC a lunga permanenza.
La mortalità della casistica, popolazione anziana, nel follow-up è stata del 25%.
I nostri casi erano stati sottoposti nei precedenti 2 mesi ad interventi endovascolari, angioplastica della FAV o nuovo impianto di CVC “definitivo”, confermando che tali procedure aumentatino il rischio infettivo.
La terapia permetteva la normalizzazione degli indici di flogosi, l’apiressia, ma non sempre la risoluzione della rachialgia.
Conclusioni
Questi dati confermano che la comparsa di febbre persistente e rachialgia in soggetti in emodialisi, soprattutto anziani, e se sottoposti a recenti procedure endovascolari, deve indirizzare il nefrologo verso la spondilodiscite.