Simultanea insufficienza epato-renale: chi è il colpevole?

RAZIONALE

La funzione detossificante e metabolica di fegato e rene espone questi due organi a processi degenerativi acuti spesso sostenuti da effetti non prevedibili di farmaci comunemente impiegati nella pratica clinica.

CASISTICA E METODI

Si presentava in Pronto Soccorso un uomo di 64 anni per malessere, nausea e vomito protratti. L’anamnesi era positiva per Morbo di Paget trattato con cicli di bifosfonati, vasculopatia agli arti inferiori, ipertensione e diabete mellito in terapia con metformina. Gli esami mostravano un’insufficienza epato-renale oligo-anurizzante associata ad un’acidosi lattica importante (Figura 1 – Tabella). Si avviava pertanto una seduta di CVVHDF che permetteva una rapida e stabile risoluzione dell’acidosi lattica.

RISULTATI

Nei giorni successivi si confermava il severo quadro di epato-colangite acuta con progressivo incremento della bilirubina. Le indagini strumentali e biochimiche (virali, immunologiche, parassitologiche) non permettevano di identificare una sicura eziologia. L’insufficienza renale acuta presentava le caratteristiche di una ATN “tossica” protratta, con progressivo sblocco diuretico ma con persistente necessità dialitica. La biopsia epatica mostrava un quadro di epatopatia colestatica ma con segni di danno cronico. A scopo “rescue” della funzione renale veniva avviata terapia steroidea per os ma senza apprezzabili risultati, per cui si procedeva alla biopsia renale che confermava un quadro di ATN con aspetti ancora floridi ed attivi ed iniziale glomerulosclerosi diabetica. Nei mesi successivi si verificava la graduale ripresa funzionale epato-renale, tale da permettere l’interruzione definitiva del trattamento dialitico.

CONCLUSIONI

Il quadro clinico/laboratoristico è suggestivo di una doppia insufficienza d’organo verosimilmente iatrogena: i bifosfonati possono indurre raramente un danno epato-renale (“Goossens-2013”) [1] (full text)mentre la metformina può aver instaurato un’acidosi lattica iniziale e un concomitante danno epatico. Le comorbidità vascolari e metaboliche potrebbero aver condizionato la lenta ripresa dei due organi.