RISCHIO DI CANCRO DA RADIAZIONI IONIZZANTI PER USO MEDICO NEI DIALIZZATI

INTRODUZIONE

Le procedure radiologiche erogano radiazioni ionizzanti (RI). L’associazione fra RI e cancro è statisticamente media e forte per dosi di 50-100 e >100 mSv.

Conoscendo la dose agli organi (OD) e la dose cumulativa efficace (CED) è possibile calcolare il rischio di cancro, attraverso modelli matematici normalizzati per età, sesso e tessuto, convalidati dal Biological Effects of Ionizing Radiation (BEIR) VII report.

SCOPI

Scopo dello studio è calcolare la CED e OD derivanti da procedure radiologiche e stimare il rischio aggiuntivo di cancro nei dializzati (HDP).

PAZIENTI E METODI

Arruolamento: 159 HDP,101 maschi, età media 65 anni, liberi da neoplasia, follow-up ≥1 anno.

CED e OD: estrapolate dal Radiology Information System and Picture Archiving and Communication System.

Rischio di cancro o REID (Risk of Exposure-Induced Death): calcolato secondo il BEIR VII.

RISULTATI

Le caratteristiche di HDP e la correlazione con il REID sono illustrate in Figura 1.

Le procedure eseguite e le relative radiazioni sono illustrate in Figura 2.

CED totale media: 84 mSv; CED annuale media: 28 mSv.

il 15% e 10% di HDP sono esposti a una CED totale di 100-200 e >200 mSv.

Gli organi più irradiati sono reni, polmone, stomaco, fegato, colon e midollo osseo (Figura 3).

REID medio: 0.99 (0.45)%;  REID massimo 4.46%

Il REID è maggiore per midollo osseo, polmone, vie urinarie (Figura 4)

CONCLUSIONI

I HDP sono esposti ad elevate dosi di RI e il rischio aggiuntivo di morte per cancro non è trascurabile (1% in pochi anni). Il REID è maggiore nei soggetti giovani ed eliggibili a trapianto.

Nel futuro si dovrà razionalizzare e registrare le procedure mediche che erogano RI.