Rischio attribuibile di fattori di rischio modificabili per calcolosi renale

Razionale

Fattori modificabili, in particolare di tipo ambientale e dietetico, sono stati associati a un aumentato rischio di nefrolitiasi (Friedlander JI – 2015 [1]),  tra cui sovrappeso e obesità, volume e tipologia di liquidi ingeriti, dieta DASH (una dieta ricca in frutta, vegetali e latticini magri), e quantità di calcio ingerito. In questo studio, abbiamo stimato la “population attributable fraction” (PAF) di fattori di rischio modificabili per calcolosi in tre ampie coorti prospettiche, l’Health Professionals Follow-up Study (HPFS) e le Nurses’ Health Studies (NHS) I e II (Hyun Ja Kim – 2014 [2]).

Casistica e metodi

Abbiamo ottenuto informazioni sui fattori di rischio e sull’incidenza di nefrolitiasi da questionari validati (Rimm EB – 1992 [3]). Abbiamo usato modelli di regressione di Cox aggiustati per età, razza, area geografica, storia di diabete, ipertensione arteriosa e uso di tiazidici per stimare l’associazione di ciascun fattore di rischio con lo sviluppo di calcolosi. Abbiamo infine calcolato PAF (una stima della percentuale di nuovi casi di calcolosi che avrebbero potuto ipoteticamente essere prevenuti se i partecipanti avessero avuto un basso profilo di rischio) per mezzo di equazioni già pubblicate in letteratura (Azimi SS – 2015 [4] (full text)).

Risultati

Lo studio ha compreso 192,250 partecipanti, che hanno contribuito un totale di 3,079,449 anni-persona di follow-up, durante i quali 6,225 partecipanti hanno sviluppato nefrolitiasi incidente. Tutti i fattori di rischio modificabili erano associati in modo indipendente a nefrolitiasi incidente in tutte le coorti. La PAF andava da 5.1% per elevato introito di bevande zuccherate a 25.2% per ridotto introito di fluidi; la PAF per tutti i fattori di rischio combinati era 58.1% in HPFS, 46.5% in NHS I e 44.2% in NHS II (Tabella 1, 2, 3).

Conclusioni

Fattori di rischio modificabili come BMI, ridotto introito di fluidi, dieta a ridotto stile DASH, ridotto introito di calcio ed elevato introito di bevande zuccherate spiegano un’ampia proporzione di nefrolitiasi incidente in tre coorti prospettiche, suggerendo che misure preventive possano efficacemente ridurre gli eventi di nefrolitiasi nella popolazione generale.